“Crocetta ha ragione. Confermo di avere fatto parte prima di Cosa Nostra che poi ho lasciato per aderire alla Stidda. Ieri, insieme con altri 50 attivisti mafiosi dell’albo di Modica, ci siamo infiltrati nella speranza di trovare un lavoro anche noi, come le ditte che già lavorano al Muos di Niscemi”.
E’ una replica ironica e pungente quella di Peppe Cannella del Comitato regionale No Muos, alle deliranti dichiarazioni del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che in una intervista a Repubblica, ha dichiarato che nella grande manifestazione No Muos di ieri a Niscemi c’era anche la mafia.
Ma il popolo No Muos non limita all’ironia. L’intenzione è di querelarlo per diffamazione: “Le dichiarazioni di Crocetta fanno ridere- dice Massimo Zucchetti- tutto il mondo sa che se ci sono interessi mafiosi intorno ad una grande opera sono schierati per la costruzione non per il blocco. Quando si parla di mafia non si dovrebbe scherzare. Ci stiamo già muovendo per querelare Crocetta per diffamazione”.
Intanto, all’indomani della manifestazione, i No Muos, si dicono soddisfatti: “
“Una giornata storica – ha detto a LinkSicilia, Cannella – mille attivisti No Muos hanno ‘violato’ le recinzioni militari e sono entrati all’interno della base, facendo capire che le antenne e le parabole Muos sono ferraglia da smontare. Oggi, ci siamo riappropriati di un pezzo di Sughereta che gli Americani e i loro compari come Lombardo, Crocetta e Letta ci avevano tolto. Parabole, antenne e strumenti di morte come il Muos – ha proseguito Cannella- non li faremo mai costruire a Niscemi. E non li vogliamo in nessuna parte del mondo”.
Cosa succederà adesso?
“Adesso i parlamentari e i senatori nazionali devono dire di non volere il Muos. Si pronuncino subito. Crocetta é inaffidabile e il Governo nazionale é muto e sordo sul Muos. Lì staneremo tutti, non fermandoci e continuando con il presidio e le azioni dirette.”
“Quello che è successo ieri mi ha ricordato molto, almeno nella prima fase, la prima giornata di Comiso di trent’anni fa – ha aggiunto Zucchetti – ad un un certo punto, quasi come per miracolo, le reti si sono “inchinate” davanti al popolo No Muos che, pacificamente, ha invaso tutto il prato, donne, anziani, famiglie con bambini. Il popolo dei no Muos, come un solo uomo, è arrivato fin sotto alle antenne e gli attivisti che si erano arrampicati sulle antenne sono scesi unendosi alla folla. Anche la Polizia, in maniera molto responsabile ha soltanto svolto un’azione di controllo. Credo sia proprio un salto di qualità perché io non ho mai visto, dopo quella vissuta nel 2005 all’Emmaus in Val Di Susa, una giornata così bella.
C’erano i sindaci, gli amministratori con la fascia tricolore – ha sottolineato Zucchetti – segno che non erano presenti a titolo personale ma come Amministrazione. C’erano le bandiere di tutti i partiti recenti e tutti i movimenti… si respirava una grande unione è stata veramente una bellissima giornata”.
E’ possibile mettere a confronto, No tav con i No Muos?
“Sono stato piacevolmente stupito per la compostezza e della responsabilità da tutte le parti mentre in Valle di Susa c’è da una parte sola. Io non ho visto scene di violenze è stata decisamente una manifestazione pacifica”.
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