Debora Gonzalez, playmaker argentina a Ragusa Dalle scacce ai sogni: «Olimpiadi e una famiglia»

«A Ragusa non ho ravvisato nessuna differenza con la mia terra, infatti mi sento come se fossi a casa. Sto molto bene qua, la città mi piace molto e la gente ha una grande virtù perché è molto affettuosa». Parola di un’argentina purosangue come Debora Gonzalez, playmaker della Virtus Eirene Ragusa alla seconda stagione con la squadra iblea. «Dell’Argentina mi manca la famiglia, mentre se parliamo di cibo direi senza dubbio la carne. Quando torno a casa, però, mi manca qualcosa anche di Ragusa, ovvero la tranquillità».

Quella di Ragusa, per Gonzalez, non è l’unica esperienza in Italia dove arriva nel 2008, quando viene acquistata da Pozzuoli. Nel 2011 passa al Cus Chieti, dove vince un campionato di serie A2, e nell’estate del 2014 sbarca in Sicilia. In questi anni, come ammesso dalla stessa Gonzalez, l’argentina ha saputo apprezzare anche le specialità culinarie tipiche dell’Italia: «Sono stata in diversi posti e ho diversi piatti preferiti. Di Napoli ho amato molto la pizza, di Chieti gli arrosticini. Ragusa, però, vince su tutti: di qui amo la scaccia, gli arancini e i cannoli». L’esperienza di Chieti, però, la giocatrice la porta nel cuore per un motivo ben preciso. Galeotto fu l’incontro con Javier Anzaldo, portiere della squadra locale di pallamano, poi diventato suo marito. Anche lui, come Debora, si è poi trasferito a Ragusa, diventando l’estremo difensore della squadra iblea di pallamano. «In casa nostra – confessa la giocatrice – lo sport è un vero e proprio stile di vita. Adesso lui con la Pallamano Ragusa è terzo in serie B e a essere promossi saranno le prime tre in classifica. Speriamo bene!». 

La ragazza, classe 1990 e nativa di Lomas de Zamora (una città della provincia di Buenos Aires), non vive la stagione estiva da diversi anni. Quando torna in Argentina, infatti, lascia l’estate dell’emisfero boreale per ritrovare l’inverno in quello australe. «Vivo molto bene questa situazione – afferma Gonzalez –, perché quello che a me interessa di più è stare con la mia famiglia. Non mi importa se fa caldo o se fa freddo. I giorni di caldo in Argentina me li godo nel periodo natalizio, ma non è una cosa fondamentale. Del sole posso fare anche a meno, per me è importante vedere la mia famiglia anche se il termometro è sotto lo zero. Questa è l’unica cosa che mi rende felice». Nella sua terra natia, però, il basket femminile non riesce a emergere. «In Argentina sono poche le squadre di basket femminile che pagano le atlete, è uno sport vissuto come amatoriale. Quando giocavo lì, ero io che pagavo per giocare e per avere la divisa. Pagavo anche l’allenatore e l’assicurazione in palestra. È completamente un altro mondo. Nonostante tanti buoni risultati in altri sport, come il basket maschile o l’hockey femminile, lì si parla solo di calcio». Anche in Italia il calcio è lo sport più seguito, ma Gonzalez spiega che qui il movimento femminile della pallacanestro è diverso: «In confronto a quello argentino, è un altro mondo. Anche se vedendo altre squadre europee, qui siamo un po’ indietro. Ragusa è una squadra che sta iniziando ora un certo percorso, il pubblico è molto forte e tutti uniti possiamo spingerci ad altissimi livelli».

La playmaker gioca anche nella Nazionale argentina, con la quale vanta una partecipazione ai Mondiali del 2010, una ai Giochi panamericani e due ai campionati americani di pallacanestro femminile. «Ho tanti obiettivi personali da raggiungere con Ragusa. Tutti sappiamo a cosa puntiamo, ma meglio non dirlo. Con la Nazionale, invece, vogliamo qualificarci per le Olimpiadi». Debora confessa inoltre di avere un altro sogno nel cassetto che non sa quando potrà realizzare: «Voglio costruirmi una famiglia tutta mia. Per una sportiva è più complicato rispetto a un uomo, perché vuol dire che ti devi fermare per un po’ di tempo. Bisogna capire quando è il momento giusto e sentire quando lasciare. A volte è proprio il tuo corpo a chiedertelo, ad esempio quando si arrivano ad avere dei problemi fisici».

Tornando al campo, la Passalacqua ha recentemente cambiato allenatore, passando da Molino a Lambruschi. Il fatto di doversi confrontare con degli uomini non intimidisce le giocatrici: «Ho sempre avuto allenatori maschi e credo sia più difficile per loro rapportarsi alle donne, perché siamo noi quelle più complicate. A loro tocca un doppio lavoro, perché devono innanzitutto saper creare un rapporto. Noi donne, invece, prima abbiamo la necessità di conoscere la persona che abbiamo di fronte». Gonzalez ci tiene anche a elogiare coach Molino: «È una persona super, uno di quelli che ti viene incontro se hai qualche problema o qualche necessità. Posso solo spendere parole buone e di ringraziamento per lui». Infine, la playmaker assicura massimo impegno anche con il nuovo tecnico: «La settimana scorsa abbiamo continuato a fare le stesse cose che facevamo con Nino (coach Molino, ndr). Questa settimana abbiamo invece cominciato il lavoro con coach Lambruschi, provando i nuovi schemi. Ci stiamo allenando molto duramente».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Fa parte della squadra di basket che lotta per lo scudetto. La giocatrice si racconta a MeridioNews: le differenze con l'Argentina, la storia d'amore con un altro sportivo trasferito nella città iblea, la Nazionale e la difficoltà di costruire un nucleo famigliare: «È più complicato rispetto a un uomo, vuol dire fermarsi»

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]