Debiti fuori bilancio, l’avvocatura bacchetta il Comune «Sono una patologia, l’amministrazione non interviene»

Scontro in aula sui debiti fuori bilancio tra gli uffici e l’amministrazione attiva. Il consiglio comunale ha dedicato le ultime due sedute ad un argomento che pesa sui bilanci di Palazzo delle Aquile per oltre 30 milioni ma che spesso in passato è stato derubricato in fretta e furia come una pratica da timbrare, con pile di debiti fuori bilancio approvati a volte in poche ore.

A causarli sono soprattutto, da una parte, le spese legali e le sentenze esecutive in seguito a cause e ricorsi dei comuni cittadini e, dall’altra, i servizi socioassistenziali per disabili, anziani o minori finanziati in emergenza, magari su disposizione di un giudice. Ma il livello dello scontro tra ieri e oggi si è alzato quando a Sala delle Lapidi sono intervenuti i capi area e l’avvocatura comunale: i consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno adombrato la possibilità che i debiti possano derivare in parte da errori degli uffici nelle previsioni di spesa al momento di scrivere i bilanci, ma i dirigenti hanno risposto picche spiegando che, al contrario, molte responsabilità sarebbero in capo all’amministrazione e al consiglio comunale.

Particolarmente duro, stamane, l’intervento del capo coordinatore dell’Avvocatura comunale Giulio Geraci. «L’Avvocatura non genera debiti fuori bilancio né si può imputare all’Avvocatura questo pesante fardello per le casse del Comune – sottolinea il legale -. I debiti fuori bilancio derivano perlopiù o da sentenze esecutive o da interventi dell’amministrazione per sanare a posteriori l’acquisizione di beni e servizi, compiuta in dispregio e in violazione delle norme contabili che regolano gli enti locali». Uno dei mali storici che danno la stura alle cause dei cittadini – con relative richieste di risarcimento – sono gli infortuni provocati dagli incidenti stradali, spesso dovuti alla mancata manutenzione delle strade.

«I contenziosi sono centinaia e, a differenza di quanto si legge in giro – avverte Geraci -, sono molti di più quelli vinti che quelli persi. La stragrande maggioranza dei debiti fuori bilancio riguarda sentenze esecutive e quando si produce una sentenza esecutiva sfavorevole l’amministrazione dovrebbe convocare il Consiglio comunale immediatamente, o comunque non oltre i 120 giorni previsti dalla legge che peraltro costituiscono una deroga speciale che non viene concessa ai normali cittadini, per effettuare il pagamento ed evitare eventuali sanzioni e maggiori oneri, come ha sottolineato più volte anche la Corte dei Conti. La cosa che ci stupisce e che non capiamo – insiste il dirigente – è che a distanza di anni da quando abbiamo fatto notare questa eventualità, ancora si producano tanti debiti fuori bilancio: siamo dinanzi ad una patologia rispetto alla quale l’Avvocatura non ha poteri, siamo semplici osservatori».

Non solo: se l’amministrazione non risarcisce entro 120 giorni «si avvia il processo giudiziale per i pignoramenti: ogni anno ce ne sono circa 200. I pignoramenti a loro volta producono altri contenziosi che diventano altri debiti fuori bilancio. Consigliamo all’amministrazione ancora una volta di disciplinare con tempi certi i procedimenti di spesa, l’acquisizione di beni e servizi e i tempi delle sedute del Consiglio comunale. Non sta a me individuare i responsabili ma – conclude Geraci – fin dal 2014 abbiamo suggerito alla presidenza del Consiglio comunale di adeguarsi per evitare non dico i debiti fisiologici, che in un’amministrazione comunale così estesa sono comprensibili, ma almeno quelli patologici».

La capo area allo Sviluppo Economico Maria Mandalà ha chiesto all’aula di fare la sua parte: «Noi perdiamo contenziosi che riguardano le affissioni pubblicitarie perché anche se durante la scorsa consiliatura è stato approvato il piano pubblicità mancano ancora il regolamento attuativo e le relative gare per suddividere i lotti: facendole molti debiti fuori bilancio in questo settore diminuirebbero». 

Anche il comandante dei vigili urbani Vincenzo Messina ha difeso il lavoro dei suoi sottoposti: «Su 300mila verbali l’anno le sentenze esecutive riguardano lo 0,99 per cento, un dato che mi sembra più che fisiologico. A fronte di 257 sentenze di condanna altre 322 cause hanno avuto successo. E le sentenze sfavorevoli non derivano da un’errata imputazione delle somme ma dall’interpretazione del giudice di pace». E fa un esempio clamoroso su tutti: «C’è stato il caso di un automobilista beccato a 150 chilometri orari che si è difeso sostenendo che aveva un infarto e che doveva correre il più velocemente possibile al pronto soccorso». La prossima settimana ci sarà una seduta ad hoc con tutti i capi area per studiare un piano per frenare l’enorme mole di ricorsi che appesantisce i bilanci comunali.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]