A distanza di alcuni giorni la polemica sulle nuove Ztl non accenna a placarsi. Sul piatto non c’è solo il provvedimento che imporrà ai palermitani una tassa di cento euro per poter utilizzare l’auto all’interno del centro storico cittadino, ma anni di discussioni e muro contro muro tra amministrazione comunale e detrattori in merito al tram. La grande opera pronta, finalmente, a partire a metà della prossima settimana che si prepara a essere a tutti gli effetti il simbolo dei cinque anni di amministrazione Orlando.
«Palermo muore di smog – comunicano in una nota congiunta i deputati palermitani alla Camera del Movimento 5 Stelle – ma per Orlando e quasi tutti i partiti è solo tempo di festeggiare per un’opera che non si capisce fino a che punto servirà ai palermitani, mentre in centro scatta la licenza di inquinare, e quindi uccidere, a pagamento».
Chi chiama addirittura in causa la mobilitazione popolare è Sandro Leonardi. «Per dire no a questa Ztl – dice il vicecapogruppo Pd in Sala delle Lapidi – siamo pronti a chiamare a raccolta i cittadini raccogliendo le firme e indicendo un referendum comunale: bisogna opporsi a questo scippo in piena regola. Non fare alcuna differenza tra un suv e una utilitaria la dice lunga sul vero obiettivo di questa amministrazione: usare la Ztl per fare cassa e coprire la propria cattiva gestione, anziché modernizzare l’Amat che va avanti solo grazie alla buona volontà dei suoi dipendenti – continua Leonardi – i 30 milioni saranno un bollo auto comunale che finanzia un servizio ridimensionato e inefficiente. Ma il sindaco Orlando ha fatto anche di peggio: oltre alla Ztl, ha anche deciso di aumentare tutte le strisce blu a un euro, con quasi mille stalli in più, senza prevederne di gratuiti. Il Pd ha avanzato le sue proposte chiedendo una differenziazione in base alla cilindrata, il no al taglio delle linee e obblighi precisi per l’Amat con un sistema di penali: emendamenti tutti bocciati dalla maggioranza – continua Leonardi – mi auguro solo che questa amministrazione faccia funzionare il tram a dovere, visto che per realizzarlo abbiamo sventrato la città, abbattuto mille alberi, fatto un mutuo da 87 milioni di euro. Due cordoli di cemento avrebbero permesso comunque di utilizzare gli autobus elettrici: non era forse più conveniente?».
E se Leonardi guarda ai conti, ai cinquestelle non sfuggono i dati sulla qualità dell’aria. «Derubricare un importante provvedimento come la ztl ad odiosa tassa solo per fare cassa – Continuano da par loro i pentastellati – è un’operazione pericolosissima. In pratica passa il principio che basta pagare per inquinare, a dispetto dell’ultimo rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano (Ispra/Arpa/Appa) che proietta Palermo nelle prime posizioni della classifica delle città che affogano nelle polveri sottili e nello smog. I numeri infatti dicono che Palermo è tra le 18 città che nei primi sei mesi del 2015 hanno oltrepassato il limite di 35 giorni con oltre 50 microgrammi per metro cubo giornalieri di Pm10».
Duro anche Riccardo Nuti, che sfidò proprio Orlando nelle ultime elezioni cittadine. «La tassa dei 100 euro per i palermitani – dice il deputato – è un’altra rapina, frutto di una sceneggiata come quelle che vanno avanti da anni al consiglio comunale di Palermo. Il consiglio comunale sembra un’osteria dove ci si ubriaca, si festeggia con tanto di foto che ritrae tutti insieme e il giorno dopo nessuno si ricorda cosa ha fatto, e tutti cercano di dare la colpa ad altri. Peccato che la festa sia avvenuta a danno dei palermitani. La realtà è che tutti erano d’accordo sulla tassa da cento euro per la Ztl. E dire che si era partiti da annunci di barricate e da finti flashmob, per arrivare alle foto di esultanza con il sindaco».
Molto critico anche il parere del consigliere forzista Angelo Figuccia. «Il Sindaco Orlando e i suoi amici -afferma – festeggiano il “finto traguardo” del tram e delle ztl, ma i palermitani fino ad ora non hanno visto nessun miglioramento in città. Nessuno fino ad ora, compreso l’Assessore Catania, parla di tutte quelle “aree verdi” a contorno del tram che in tutto il mondo sono diventati veri e propri giardini urbani, ma a Palermo sono ancora luoghi dove le erbacce quasi superano le ringhiere che delimitano i binari, dove i cani randagi lasciano i propri escrementi, dove extracomunitari e lavavetri di ogni etnia depositano i propri “attrezzi da lavoro”, e dove in sintesi l’anarchia vige sovrana. Inoltre – continua Figuccia – è palese il netto divario fra zone centrali della città e periferie. In queste ultime l’uso dell’ asfalto non è stato lesinato e di certo non è un bel vedere, nelle vie centrali invece sono state usate piastrelle degne di una città moderna, con una giusta attenzione al decoro urbano oltre che alla funzionalità».
«Visto che ormai le Ztl sono purtroppo una realtà, che pagheranno i cittadini di via Libertà come quelli di Borgo Nuovo, ci auguriamo che i proventi che ne deriveranno, possano quantomeno essere utilizzati in favore di quelle periferie già penalizzate in partenza e oggi sempre più dimenticate, piuttosto che finire nel “sacco degli sprechi” così come negli anni passati finì nel “sacco edilizio” la conca d’oro di Palermo. Ricordo – conclude il consigliere di Forza Italia – quando negli anni ’80 Orlando già Sindaco diceva che Palermo era diventata una città “normale” ma ancora oggi francamente di “normale” sembra esserci davvero molto poco».
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