L'alcol dell'azienda fratelli Russo non si usa più solo per brandy, grappe e acquaviti di frutta ma anche per un igienizzante. «La produzione di liquori ha risentito del Covid, così abbiamo portato avanti questo progetto», spiega la responsabile commerciale
Dai liquori al disinfettante, il passo della storica distilleria «Messaggio di una Sicilia che non si è fermata in pandemia»
Brandy, grappe, acquaviti di frutta ma non solo. Con l’alcol purissimo della distilleria dell’Etna dei fratelli Russo di Santa Venerina adesso si produce anche l’igienizzante spray Prontigen. «Dietro questo marchio – ha spiegato ai microfoni di Radio Fantastica la responsabile commerciale dell’azienda Anna Maugeri – non c’è solo un prodotto commerciale ma anche il messaggio di una Sicilia che, anche durante la pandemia, non si è fermata». Ad aprile dello scorso anno, l’azienda aveva chiuso un accordo con la protezione civile regionale e con il dipartimento di Scienze chimiche e di Scienze del farmaco dell’Università di Catania per realizzare una soluzione disinfettante. «Quando quel progetto è finito, abbiamo deciso di portarlo avanti comunque da imprenditori», chiarisce Russo.
In piena pandemia, la realtà nata ai piedi dell’Etna nel 1870 che è l’ultima distilleria in Sicilia, ha deciso di dare vita al nuovo ramo d’azienda Russosan, dedicato alla produzione di igienizzanti naturali per la persona e per le superfici. Il primo prodotto di questo nuovo mercato è Prontigen, un igienizzante costituito da alcool al mentolo a 75 gradi. «Il fatto che sia spray lo rende soprattutto pratico. Da mamma – sottolinea la responsabile commerciale – ho notato subito che non lasciava residui sulle manine delicate di Giuseppe e Camillo (i figli di otto e sei anni, ndr) e neanche sul pacchetto di biscotti che ci portavamo dietro per fare merenda durante qualche uscita», fa notare Russo che, da laureata in Filosofia, è diventata un tassello fondamentale dell’azienda.
«Non volevo essere solo la moglie di Alessandro (Russo, che è l’amministratore unico dell’azienda, ndr) ma – dice Russo – anche portare il mio contributo a questa azienda che, da oltre 150 anni, fa parte della storia della nostra Sicilia». Una realtà che continua a crescere e a espandersi. «Abbiamo ereditato questo patrimonio culturale e abbiamo deciso di portarlo avanti anche introducendo qualche novità – continua – L’ultima proprio in un momento in cui la produzione dei liquori, che sono sinonimo di convivialità, ha molto risentito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19».