Da settembre superiori a Librino, con rischio succursali  Lo Bello: «Annuncio di Bianco arrivato prima degli atti»

«Una grande vittoria». Così il sindaco di catania Enzo Bianco ha definito lo scorso 5 marzo l’incontro con la ministra Stefania Giannini: la titolare dell’Istruzione, alla presenza anche dell’assessora regionale al ramo Mariella Lo Bello e di quella di Catania Valentina Scialfa, ha confermato il  dato già in via informale lo scorso anno in una visita al quartiere per la creazione di due istituti omnicomprensivi. Grazie all’accordo le scuole Musco e Pestalozzi faranno un passo in avanti, ospitando oltre al ciclo di istruzione di primo grado – scuola primaria e secondaria di primo grado -, anche i corsi di liceo Artistico e Musicale per l’istituto Musco, ed Enogastronomico per quanto riguarda la Pestalozzi. Al momento manca però un atto formale: un’integrazione del piano di dimensionamento scolastico, già depositato in via definitiva lo scorso 26 febbraio e che non vedeva la presenza dei due istituti, e alla base dell’accordo romano, non c’è ancora. 

In mancanza dell’atto formale le due scuole resteranno istituti comprensivi anche per il prossimo anno scolastico 2015-2016, ma avvieranno lo stesso le classi per gli indirizzi superiori. Divenendo succursali di altri istituti etnei, ovvero del liceo sociopsicopdeagogico Turrisi Colonna e del liceo artistico Emilio Greco per quanto riguarda i percorsi Musicale ed Artistico, e dell’istituto Alberghiero Karol Wojtyla, come specificato in una nota assessoriale del 6 marzo«L’incontro con la ministra e l’annuncio sono avvenuti prima della discussione del tema all’Ufficio scolastico regionale. Incontrerò i responsabili entro mercoledì», spiega l’assessora regionale Mariella Lo Bello. Dall’incontro dovrebbe poi nascere una «nuova domanda di integrazione al piano dimensionamento, che verrà inviata alla ministra Giannini in settimana per la firma. Dopodiché l’iter per gli omnicomprensivi potrà considerarsi concluso», conclude la Lo Bello.

Santo Molino, presidente provinciale dell’associazione dei dirigenti scolastici e in passato preside proprio della Pestalozzi, fa chiarezza sull’iter: «La modifica dello status giuridico della scuola, da comprensivo a omnicomprensivo, può avvenire solo con l’accorpamento delle sedi di altri istituti presenti in zona. Per questo l’attribuzione degli indirizzi alla Musco e alla Pestalozzi del 6 marzo è un passaggio fondamentale, ma non basta: serve anche modificare il piano di dimensionamento». «Noi – prosegue Molino – abbiamo molto apprezzato il lavoro fatto dal sindaco e dalle assessore Lo Bello e Scialfa, e naturalmente della ministra Giannini – afferma Molino -. Hanno superato anche molte resistenze sindacali, con il loro intervento politico. Ma il passaggio dal Miur non può essere saltato: se l’attribuzione degli indirizzi è competenza esclusivamente regionale, quella del dimensionamento è ministeriale, perché sua è la competenza nell’invio dei docenti nelle scuole», spiega il dirigente scolastico. Molino spera dunque che «il grande sforzo fatto negli anni, con la richiesta dell’istruzione superiore nel quartiere, non svanisca proprio nel rush finale. Confidiamo nell’impegno di Lo Bello – conclude – che ha parlato di omnicomprensivo come strumento utilissimo contro la dispersione scolastica».


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