Il taglio del 35 per cento a fondi destinati a queste strutture colpisce, tanto per cambiare, le fasce più deboli della società italiana. I cittadini, soprattutto quelli più poveri, o resteranno senza questo servizio previdenziale e assistenziale, o saranno costretti a pagarlo
Da Caltanissetta e Gela ‘No’ al taglio dei fondi ai Patronati Oggi raccolta di firme contro il solito Governo Renzi
Il taglio dei fondi ai Patronati voluto dal Governo nazionale di Matteo Renzi, che l’ha inserito nella Legge di Stabilità non va giù ai protagonisti di questo particolare segmento della società italiana. Oggi, in particolare, tra Caltanissetta e Gela, è prevista un’iniziativa dei Patronati INCA-CGIL, INAS-CISL, ITAL-UIL e ACLI. Si tratta di una raccolta di firme per dire “No” a l’ennesimo scippo disposto dal Governo nazionale a carico delle categorie sociali più deboli.
I protagonisti dei Patronati si ritroveranno, oggi, dalle 8,30 alle ore 12,30 per dare vita a una raccolta di firme con volantinaggio a Caltanissetta (davanti lo Stadio comunale di Pian del Lago) e a Gela (in Piazza Umberto I).
Le due iniziative sono state organizzate nel quadro della campagna nazionale di informazione della “Giornata della Tutela”. L’obiettivo, come già ricordato, punta alla modifica della Legge di Stabilità presentata voluta dal Governo Renzi che è attualmente in discussione nel Parlamento nazionale.
Per la cronaca, la Legge di Stabilità prevede un taglio del 35 per cento del fondo destinato ai Patronati. Nei fatti, è una nuova penalizzazione disposta dal Governo di ‘Sinistra’ di Renzi a carico di un settore che si occupa di tutelare le aree più deboli della società. Un lavoro svolto per lo più gratuitamente dai Patronati n favore dei cittadini in campo previdenziale ed assistenziale.
Se i tagli a questo settore disposti dal Governo Renzi verranno approvati, gli scenari non potranno che essere due.
Primo scenario: chiusura di alcuni Patronati.
Secondo scenario: i servizi che fino ad oggi, in buona parte, sono stati gratuiti dovranno essere pagarti dai cittadini.
Di fatto, il taglio dei fondi ai Patronati del Governo Renzi, anche in questo caso, sarà pagato dai cittadini.