Un cortometraggio che racconta le stragi di mafia del '92 attraverso i sentimenti e le paure di un ragazzino di nove anni. E' l'ultimo lavoro del giovane catanese Giovanni Virgilio, legato ad un progetto di educazione alla lotta alla criminalità organizzata nelle scuole. Una storia di denuncia e memoria, con un messaggio di speranza. Perché «anche se in Sicilia non c'è spazio per la cultura, dobbiamo lottare per riprenderci quello che è nostro. Se restiamo, dobbiamo fare qualcosa di buono», dice il regista a CTzen