Senza stipendio da quasi quattro mesi, i circa 350 lavoratori dell'ente lirico etneo hanno deciso di protestare in modo singolare: con un giorno di musica aperto al pubblico. Ingresso libero non solo per il concerto delle 18.30, ma anche durante le prove della mattina. «Per far capire che il teatro è dei cittadini e non dei politici che si stanno dimostrando completamente inappropriati, come l'assessore Stancheris che non sa nulla di musica lirica ed è di certo più abituata alle discoteche», spiega Giuseppe Valastro, professore d'orchestra e nell'organico del Massimo dal 1999