Un percorso musicale articolato, che attraversa la parte in dialetto siciliano della produzione di uno dei più grandi cantautori italiani. Da La donna riccia ad Vecchio frack riscritta in dialetto, passando per Cavaddu cecu de la minera e Amara terra mia. Il tutto senza escludere il brano che dà il titolo allo spettacolo e che, col suo dialogo tra un contadino e Cristo in croce, ha superato incolume anche la censura del 1861