Nasce l'accordo tra le monache benedettine e l'associazione Officine culturali. Che dal primo febbraio si occuperà di rilanciare e gestire i servizi di fruizione e comunicazione di uno dei gioielli del barocco etneo. «Scelti per una questione di affinità con le attività di cui già ci occupiamo», commenta Claudia Cantale