Crocetta ripesca l’articolo 37, ma è la beffa già annunciata da Bianchi

In campagna elettorale, si sa, ogni cosa è concessa. Anche il ripescaggio di notizie vecchie e controverse.

E’ il caso del Presidente della Regione Rosario Crocetta, che stamattina in conferenza stampa, ha tirato fuori la storia dell’articolo 37 dello Statuto siciliano, annunciando con squilli di trombe (per orecchie poco informate) che le imprese che hanno stabilimenti qui, ma stabilimenti altrove, pagheranno qui le tasse:

“Si tratta di 49 milioni per quest’anno, ma si è stabilito un principio” ha detto il Presidente.

Già. Si tratta proprio di quei 49 milioni annunciati dall’ex assessore all’Economia, Luca Bianchi. Il decreto attuativo del Minstero delle Finanze è del 19 dicembre scorso, come vi abbiamo raccontato qui, quindi era conseguenziale che l’Agenzia delle Entrate si uniformasse (sempre ammesso che sia vero) con la predisposizione di appositi codici.

Nulla di nuovo, insomma. Si sbandiera come nuova una notizia vecchia che, peraltro,  è una vera e propria truffa nei confronti della Sicilia a cui vengono destinate solo le briciole.

Nel 2005, ipotizzando l’attuazione dell’articolo 37, si era parlato di almeno 400 milioni di euro l’anno. A fronte di una stima che parla di almeno 5 miliardi di euro l’anno. Ora si parla di 49 milioni.

Una beffa. Spacciata per una grande notizia, in campagna elettorale.

“Anche a voler prendere per buona la cifra ridicola d i49  milioni di euro e spalmandola sul passato di 66 anni, con facili calcoli, si arriva a 3 miliardi e 300 milioni. Possibile che per il passato non ci si riconosca, magari per dignità, soltanto questo? Neanche 3 miliardi? Ma dov’è finita la nostra dignità?” si era chiesto il Prof Massimo Costa dinnanzi al decreto del Ministero delle Finanze del dicembre scorso. 

Già. Dove è finita?

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