Lo aveva annunciato ed ha mantenuto limpegno. Con puntualità svizzera, alle 11,00 di stamattina, rosario crocetta, presidente della regione siciliana, ha solcato il portone della basilica cattedrale di mazara del vallo per partecipare alla santa messa del natale. Lo aveva detto, ieri, 24 dicembre, in conferenza stampa, a conclusione della settima seduta pubblica della sedicesima legislatura allassemblea regionale siciliana, e lo ha fatto.
Crocetta alla Santa Messa di Mazara del Vallo
Lo aveva annunciato ed ha mantenuto limpegno. Con puntualità svizzera, alle 11,00 di stamattina, Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana, ha solcato il portone della Basilica Cattedrale di Mazara del Vallo per partecipare alla Santa Messa del Natale. Lo aveva detto, ieri, 24 dicembre, in conferenza stampa, a conclusione della settima seduta pubblica della sedicesima legislatura allAssemblea regionale siciliana, e lo ha fatto.
Raccogliendo linvito del Vescovo della città, monsignor Domenico Mogavero, e del presidente del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, il presidente Crocetta (nella foto a sinistra tratta da tempieterre.it) ha fatto sentire la vicinanza del Governo regionale. Un chiaro e forte segnale di condivisione delle sofferenze e delle enormi difficoltà vissute dai cinquanta marittimi, vittime della cinquantennale guerra del pesce. Una compartecipazione vissuta con quanti hanno subito nei mesi scorsi il dramma del sequestro della propria imbarcazione e la durezza della prigionia nei Paesi del Nord Africa (Egitto, Libia e Tunisia).
Forte è stato il richiamo del Vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Mogavero, che ha voluto lanciare lennesimo appello al dialogo fra sponde del Mediterraneo. E lo ha fatto proprio nel giorno di festa che rivela la vicinanza di Dio verso lumanità e che è annuncio di pace universale. Condividiamo le vostre ansie e i vostri timori – ha detto il Vescovo, rivolgendosi ai marittimi seduti in prima fila – appoggiamo e sosteniamo le vostre aspettative per una regolamentata sicurezza della navigazione e della pesca.
Il vescovo ha ribadito come il ripetersi dei sequestri non ha accresciuto la vicinanza alla gente di mare e non ha fatto intensificare la pressione dellopinione pubblica, perché con appropriate iniziative politiche e diplomatiche si affrontasse nelle sedi competenti il problema della sicurezza dei nostri equipaggi. Anzi, è subentrata come una forma di assuefazione in forza della quale i diversi ripetuti episodi non hanno fatto più notizia. Come se la città e gli abitanti di Mazara del Vallo disconoscessero il loro secolare legame con il Mediterraneo e la loro vocazione marinara.
Monsignor Mogavero, fortemente preoccupato per linerzia delle forze politiche ed economiche registrata negli ultimi tempi, ha lanciato un rinnovato appello ai cittadini mazaresi. Ha chiesto loro di ritrovare la propria vocazione marinara attraverso il sostegno a quanti cercano nel duro lavoro della pesca una fonte di guadagno e di benessere per la propria famiglia e per la città. Se in passato il mare, particolarmente il Mediterraneo, ha fatto grande questa città, è tempo che ciascuno per la sua parte dia il proprio apporto per fermare il declino verso il quale irreversibilmente essa sembra incamminata.
Infine la guida spirituale di Mazara del Vallo si è rivolto al presidente, Rosario Crocetta, implorandolo di consolidare lorientamento assunto di esercitare un ruolo attivo nella gestione dei problemi del mare nostrum facendosi promotore di analoga iniziativa nei confronti del Governo nazionale e dellUnione europea. Il presidente Crocetta al termine della Santa Messa ha visitato la sede del Distretto produttivo della pesca. In presenza delle autorità militari e civili ha salutato le famiglie dei marittimi intrattenendole brevemente in compagnia del vescovo Mogavero (nella foto a sinistra).
Crocetta, rivolgendosi ai marittimi ha dichiarato: Vogliamo instaurare rapporti di reciproca collaborazione con i Paesi dellaltra sponda del Mediterraneo, mettendo in campo forze, energie e strumenti, compreso lo Statuto speciale. Qui a Mazara del Vallo, col vescovo e col Distretto Cosvap, sappiamo di avere buoni compagni di viaggio in questa via da percorrere insieme.
Dopo le rassicurazioni del presidente della Regione siciliana e la vicinanza concreta e fattiva del Vescovo di Mazara del Vallo, è apparso rasserenato il presidente del Distretto produttivo della pesca, Giovanni Tumbiolo, nel ringraziare tutti per la riuscita delliniziativa che rafforza limpegno verso la direzione del dialogo e della collaborazione tra Stati rivieraschi uniti da comuni interessi economici, sociali e culturali. Sono trascorse solamente ventiquattro ore dalle polemiche affermazioni seguite al rientro nel porto di Mazara del motopeschereccio Flori.
Infatti, lo scorso 24 dicembre, insieme ai familiari, Tumbiolo (nella foto sotto, a destra) ha accolto i nove uomini dellequipaggio del peschereccio mazarese, quattro mazaresi e cinque tunisini, al rientro in porto. Tumbiolo, che ha seguito la vicenda fin dal suo inizio, ha voluto sottolineare ai giornalisti presenti che nonostante la viva gioia per il ritorno a casa dei marò dallIndia e dei nostri pescatori dal Nord Africa, non si può oggi che esprimere un forte imbarazzo e lo stupore per lassenza dello Stato qui a Mazara del Vallo. I due marò, nellesercizio del loro dovere, hanno sparato e sono stati, dico giustamente, accolti dalle massime Autorità dello Stato. Ed ecco laffondo polemico del presidente del Distretto produttivo della pesca: Centinaia dei nostri pescatori, per fare il loro dovere, sono sistematicamente vittime di attacchi armati e, talvolta, ci hanno rimesso la pelle. Qui non cè nessuna traccia di un Ministro e di altre Autorità dello Stato. Siamo grati al Presidente della Regione siciliana Crocetta, unico esponente politico che, dopo quarantanni anni di estenuante guerra, viene ad occuparsi fattivamente di noi.
Unica assenza, peraltro pesante, quella del primo cittadino di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, sindaco della città di Mazara del Vallo. Pare che non sia stato invitato a partecipare. Unassenza che ha destato stupore tra i molti presenti e che non sembra aiutare la costruzione di un percorso comune a sostegno del settore della pesca, strategico per leconomia mazarese e siciliana.