L'onorevole rosario crocetta, candidato alla presidenza della regione di pd e udc (a proposito: quando i vertici di questi due partiti ufficializzeranno l'appoggio a crocetta? per ora si sono solo parole, mancano, per l'appunto, gli atti politici ufficiali), ha detto che, se verrà eletto, abolirà gli ato rifiuti.
Crocetta: abolire gli Ato rifiuti. Che ne pensano Pd e Udc?
L’onorevole Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione di Pd e Udc (a proposito: quando i vertici di questi due Partiti ufficializzeranno l’appoggio a Crocetta? per ora si sono solo parole, mancano, per l’appunto, gli atti politici ufficiali), ha detto che, se verrà eletto, abolirà gli Ato rifiuti.
Noi siamo d’accordo con lui: gli Ato rifiuti e gli Ato idrici hanno incasinato i Comuni siciliani. Anzi, per essere precisi, hanno portato oltre il 50 per cento dei Comuni dell’Isola sull’orlo del dissesto finanziario.
Per ora Crocetta non ha parlato di acqua, ma solo di rifiuti. Precisando che la gestione dei rifiuti deve tornare ai Comuni. Lo ripetiamo: la proposta ci convince, perché questo giornale, da quando è in rete, non ha fatto altro che predicare l’eliminazione di Ato rifiuti e Ato idrici.
Chiediamo, però, all’onorevole Crocetta: i due Partiti che lo sostengono – i ‘capi’ dell’Udc e, soprattutto, del Pd – sono informati del suo progetto? La nostra domanda non è peregrina.
L’Udc ha amministrato la Sicilia negli ultimi nove anni. Ma non ci risulta che abbia mai chiesto di sbaraccare gli Ato rifiuti. Al contrario, ci risulta che, insieme con altri Partiti, ha lottizzato gli Ato rifiuti.
La stessa cosa vale per il Pd che, sia quando era all’opposizione (ai tempi di Totò Cuffaro), sia negli ultimi quattro anni di governo con Lombardo non ha mai manifestato la voglia di eliminare gli Ato rifiuti. Anzi, al pari di altri Partiti, ha partecipato alla lottizzazione degli Ato rifiuti.
Allora vorremmo capire una cosa: questa proposta lanciata da Crocetta di abolire gli Ato rifiuti è condivisa da Pd e Udc, o è una presa per i fondelli per carpire il consenso agli elettori?