Il calcio italiano dà il bentornato a Bryan Cristante. Fece scalpore nel settembre 2014 la partenza all’estero di quello che era ed è ancora considerato dagli addetti ai lavori come uno dei profili più interessanti nel panorama calcistico nazionale. Il centrocampista classe 1995, che il Benfica acquistò dal Milan per sei milioni di euro, nell’ultimo periodo è rimasto spesso dietro le quinte e per questa ragione ha deciso di cambiare aria confidando nella possibilità di riconquistare le luci della ribalta. E Palermo può essere l’occasione giusta per il suo rilancio: «Quando ad inizio dicembre si era ventilata l’ipotesi di prendere Cristante ci abbiamo provato pur consapevoli che non sarebbe stato facile – ha spiegato il ds Gerolin in occasione della presentazione ufficiale del neo-acquisto rosanero – la trattativa, che è durata circa venti giorni, non è stata semplice anche perché il presidente del Benfica è innamorato di Bryan ma l’affondo è andato a buon fine e siamo riusciti a condurre in porto questa operazione che si è concretizzata con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a sei milioni. Adesso spetta a Bryan dimostrare il suo valore».

Il centrocampista non si tira indietro ed è pronto a sfruttare questa nuova chance: «Mi sento prontissimo per giocare – ha sottolineato – anche se ultimamente ho giocato poco non credo di avere perso il ritmo partita. Mi sono allenato duramente e sono pronto per scendere subito in campo. Perché ho scelto Palermo? E’ una bella piazza, una società storica e sono convinto che sia il posto giusto per rilanciarmi. Ringrazio il presidente per l’opportunità che mia ha concesso. Ho parlato, inoltre, con il mio amico Zaccardo (ex difensore rosanero, ndr) e mi ha detto che qui si sta molto bene. Sono arrivato da pochi giorni ma ho già notato che la città è molto bella». Il jolly scuola Milan, che indosserà la maglia numero 24, a Palermo ha portato con sé un bagaglio arricchito dall’esperienza maturata al Benfica, squadra nella quale ha collezionato in un anno e mezzo 20 presenze in gare ufficiali ed un gol: «Il primo anno ho giocato titolare, il secondo ho avuto meno spazio con il cambio di allenatore ma è un’esperienza che rifarei. Al Benfica ho imparato tantissimo e sono cresciuto molto sia come giocatore che come uomo».

E magari potrebbe consigliare qualcuno per il Palermo: «Se Rui Costa tornasse a giocare non sarebbe male per noi…». Il trequartista portoghese ha giocato nel Milan e, a proposito di ex rossoneri, c’è un allenatore che nella galleria dei ricordi del giovane centrocampista friulano occupa un posto speciale: «Certamente Allegri è uno dei tecnici che devo ringraziare di più, mi ha fatto esordire in Champions League a sedici anni e mi ha dato fiducia». Quella fiducia che Cristante spera di conquistare anche a Palermo: «Non mi sono pentito di avere scelto Palermo a causa delle difficoltà della squadra. La scorsa settimana, ad esempio, mi sono concentrato esclusivamente sulla gara di Verona che per noi era importantissima. Ho visto che il Palermo è un gruppo unito e sono certo che la squadra ha tutte le carte in regola per conquistare la salvezza». Obiettivo che passa anche attraverso la gara esterna contro il Genoa in programma domenica: «E’ una partita molto importante, un’altra tappa verso il nostro obiettivo stagionale». In attesa di conoscere il tecnico Schelotto (il cui insediamento è previsto dopo il match di Marassi), Cristante cerca spazio nell’undici titolare: «Il mio ruolo? Sono un centrocampista in grado di giocare davanti alla difesa e anche da mezzala. Posso ricoprire entrambi i ruoli senza problemi».