Secondo il presidente di Confimprese, Giovanni Felice, in Sicilia, secondo il Consiglio dei ministri, gli ambulanti stanno lavorando, per cui non gli tocca nessun ristoro. Invece sono fermi in casa
Covid, protestano i mercatari di tutta la provincia «Fermi solo per un eccesso di potere dei sindaci»
I mercatari non ci stanno. Sono una ventina i mercatini al momento chiusi nella provincia di Palermo: Finale di Pollina, Trabia, Gangi, Caltavuturo, Casteldaccia, Bisacquino, Castellana Sicula, Valledolmo, Termini Imerese. Terrasini, Cinisi, Trappeto, Villabate, Gangi, Monreale, Ciminna, Alia oltre che quello di Misilmeri, dichiarato zona rossa.
Nel pomeriggio è prevista una manifestazione davanti alla prefettura di Palermo per chiedere il ripristino delle condizioni di legalità. «Per il Consiglio dei ministri glia ambulanti in Sicilia stanno lavorando – dice il presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – per cui non hanno diritto ad alcun ristoro».
«In realtà sono fermi a casa per un eccesso di potere dei sindaci che ritengono di potere chiudere i mercati. Sostenere che in materia di contrasto al Covid-19 non ci siano leggi che lo disciplinano, ci sembra un tantino sconsiderato. Su questa materia il Governo ha legiferato vietando ai Sindaci di legiferare in conflitto con le normative nazionali anche per evitare di vanificare gli sforzi fatti in materia di contrasto al virus».