Confortato dalla curva calante, l'assessore alla Salute ha annunciato all'Ars che il governo regionale si opporrà a un'eventuale ulteriore proroga del lockdown. «Ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni»
Covid: in Sicilia 6 morti e 44 positivi, calano i ricoverati Razza: «Qui la chiusura non può andare oltre il 3 maggio»
Sei morti, 17 ricoverati in meno e 44 positivi in più. Questi i dati più significativi della diffusione del contagio da Covid-19 nelle ultime 24 in Sicilia. Tra ieri e oggi sono stati eseguiti 2.538 tamponi (di cui l’esito arriverà nei prossimi giorni).
Dall’inizio dell’epidemia i positivi nell’isola sono stati 2.579 (+44 rispetto a ieri), mentre, attualmente, tolti i 284 guariti (+11 rispetto a ieri) e i 187 deceduti (+6) sono ancora contagiate 2.108 persone (+27).
Sono 573 i ricoverati in ospedale (-17 rispetto a ieri) di cui 48 in terapia intensiva, uno in meno. Restano 1.535 in isolamento domiciliare. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 115 (14, 13, 10); Catania, 600 (121, 70, 65); Enna, 292 (174, 25, 24); Messina, 370 (133, 48, 38); Palermo, 330 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Siracusa, 100 (49, 60, 14); Trapani, 113 (6, 17, 5).
Alla luce di questi numeri, in calo ormai da più di una settimana (la Sicilia è la regione con meno positivi in proporzione al numero di abitanti, 5 su 10mila) l’assessore alla Salute Ruggero Razza ha annunciato, in un intervento all’Ars, che il governo regionale non intende prorogare la chiusura totale oltre il 3 maggio. Questa la posizione che la Sicilia presenterà al governo nazionale dopo un confronto con il comitato tecnico scientifico che si terrà nel pomeriggio.
«Il premier Conte – ha detto Razza – ha chiesto alle Regioni di condividere con i ministeri eventuali scelte di anticipare riaperture di attività. Valutiamo l’ipotesi che lo Stato propenda di andare oltre al 3 maggio, mentre la nostra posizione è che non si può andare oltre a quella data, in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa da quella di altre regioni».