È l'azione di protesta del Progetto Studentato Malarazza, un gruppo di universitari che vuole accendere i riflettori su tanti spazi della città spesso dimenticati e inutilizzati. Questa volta è toccato allo stabile di proprietà della Congregazione delle Suore Collegine della Sacra Famiglia
Studenti occupano edificio Blitz in corso Vittorio Emanuele
Occupare palazzi abbandonati per trasformarli in studentati destinati ai giovani universitari. È l’intento del Progetto Studentato Malarazza, un gruppo di studenti che con simboliche azioni di protesta vuole accendere i riflettori su tanti spazi della città spesso dimenticati e inutilizzati che potrebbero essere destinati ad altri scopi. Questa volta è toccato allo stabile in corso Vittorio Emanuele, al civico 417, di proprietà della Congregazione delle Suore Collegine della Sacra Famiglia. Secondo i manifestanti, quasi tre anni fa erano partiti i lavori di ristrutturazione dell’immobile ma che al momento non è utilizzabile, per via dei pavimenti ancora da ultimare. «Riteniamo sia un vero spreco non utilizzare uno spazio – spiegano – che, per capienza e per centralità potrebbe risolvere il problema degli alloggi per moltissimi studenti». Il movimento non è nuovo a simili azioni, già il 9 settembre avevano occupato un altro edificio abbandonato di proprietà dell’Ente Sviluppo Agricolo, aprendolo alla cittadinanza e rendendolo uno spazio universitario con aule studio e una biblioteca di quartiere.
“Il Progetto Studentato Malarazza – proseguono – nasce con l’obiettivo di recuperare spazi abbandonati per renderli studentati universitari e sopperire in questo modo alla mancanza e all’insufficienza di alloggi per gli studenti che, in un periodo di crisi come questo e di politiche lacrime e sangue, non hanno la possibilità di sostenere il costo degli affitti». Per i giovani del progetto questa occupazione simbolica si colloca all’interno della giornata di protesta che ha visto scendere in piazza migliaia di studenti medi e universitari. «Quello che chiediamo con l’azione di questo pomeriggio – aggiungono – è che questo spazio che dopo la ristrutturazione doveva essere destinato agli studenti universitari e che, come moltissimi altri spazi è stato abbandonato per la mancata erogazione dei fondi necessari ad ultimare i lavori, venga assegnato il prima possibile all’Università per assurgere alla sua reale funzione».