Corso Italia, furto con spaccata da Papini Vetrina in frantumi, sul posto i carabinieri

Ancora una vetrina in frantumi in corso Italia. A finire nel mirino dei malviventi questa volta è stato il negozio d’abbigliamento Papini, a pochi passi dal palazzo di giustizia di piazza Giovanni Verga. Sul posto, quando era da poco passata l’alba, è intervenuta una pattuglia dei carabinieri insieme a quella di un istituto di vigilanza privata locale. I ladri avrebbero fatto irruzione dentro l’attività commerciale distruggendo la parte bassa della vetrata. Al momento però non è chiaro se per riuscire nel loro intento sia stata utilizzata una macchina come ariete oppure un oggetto molto pesante. Al limite tra lo spazio riservato ai pedoni e l’unica carreggiata destinata alle automobili ci sono istallati da tempo diversi paletti in ferro. Da quantificare la stima dei danni. Il negozio in questione, al civico 78, è uno degli store d’abbigliamento più esclusivi della città di Catania, con un punto vendita parallelo destinato a scarpe e accessori che si trova al civico 52.

La nota via della moda catanese è ormai una sorta di zona franca per malviventi e ladri. Quello di Papini è infatti soltanto l’ultimo evento del genere in ordine cronologico che viene registrato. A ottobre dello scorso anno era toccato a Ultimoda, negozio d’abbigliamento maschile che si trova proprio tra corso Italia e via Martino Cilestri. A gennaio 2017 i ladri avevano invece preso di mira, a pochi isolati di distanza, il 3Store di via Gabriele D’Annunzio. Identiche le modalità operative: vetrina in frantumi durante la notte e negozio svaligiato in pochi minuti. L’ultimo fatto finito al centro della cronaca cittadina è invece una rapina al Golden Point, sempre in corso Italia.

I malviventi però in questa zona della Catania bene non prendono di mira soltanto i negozi d’abbigliamento. A settembre 2016 sono state portate via ben otto motociclette in una sola notte, mentre pochi giorni prima era toccato a un’avvocata non ritrovare più il suo scooter parcheggiato davanti il palazzo di giustizia. Ad agosto 2016, tra le vittime dei malviventi era finito un lettore di MeridioNews che, dopo avere subito tre furti, aveva anche deciso di scrivere una lettera a sindaco e questore.


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