Terzo atto dell'inchiesta Buche d'oro sulle tangenti pagate dagli imprenditori ai vertici del settore manutenzione del centro direzionale di Catania. Sei vanno in carcere, tre ai domiciliari. In aggiornamento
Corruzione in Anas, nuovo maxi blitz della finanza Nove persone arrestate, tra loro c’è un funzionario
Era nell’aria ed è arrivato. Il terzo blitz della guardia di finanza contro la corruzione in Anas è in corso di svolgimento dalle prime luci dell’alba. Sono nove le persone arrestate. Per sei si aprono le porte del carcere, mentre per gli altri il gip del tribunale di Catania ha disposto i domiciliari. Tra le persone coinvolte, secondo quanto appreso da MeridioNews, anche Giorgio Gugliotta, il capo nucleo C dell’area gestione Catania.
Gli uomini del Nucleo economico finanziario, guidati dal maggiore Sebastiano Di Giovanni, hanno perquisito per oltre un’ora la casa di Gugliotta. I militari hanno utilizzato anche un cane antidroga, i controlli sono stati estesi pure al garage della sua abitazione nell’hinterland catanese.
A fare il nome di Gugliotta era stato Giuseppe Panzica, uno degli arrestati nell’operazione di due mesi fa. Panzica ai magistrati ha detto di ipotizzare che Gugliotta potesse essere coinvolto in condotte illecite con Riccardo Contino, anche lui arrestato e ritenuto anello della catena corruttiva all’interno di Anas.
Tra gli imprenditori arrestati pure Santo Orazio Torrisi, di Aci Sant’Antonio. L’uomo è titolare della ditta Sicilverde, che si è aggiudicata un grosso appalto per la manutenzione del verde sulle autostrade. L’uomo avrebbe pagato una tangente per assicurarsi trattamenti di favore.
Al centro dell’inchiesta Buche d’oro ci sono le tangenti pagate dagli imprenditori ai funzionari del settore manutenzione del Centro direzionale Anas di Catania. Il 21 settembre i primi arresti e le prime confessioni da parte degli ingegneri Giuseppe Romano e Antonino Urso. A loro, poi, si è aggiunto anche il geometra Gaetano Trovato. Entrambi hanno ammesso come i lavori sulle strade di mezza Sicilia fossero condizionati dal pagamento di mazzette che i titolari delle imprese aggiudicatrici degli appalti sarebbero stati disposti a cedere in cambio di controlli più blandi.
Nelle scorse settimane il coordinatore territoriale di Anas Sicilia Valerio Mele ha diramato, come anticipato da questa testata, una lunga sfilza di ordini di servizio, disponendo il trasferimento di molti tra dipendenti dell’area manutenzione catanese. Tra coloro che sono stati interessati dal provvedimento anche Gugliotta, oggi finito nei guai.
Tutti i nomi degli arrestati
Giorgio Gugliotta (classe 1974), dipendente Anas, capo del nucleo C del centro manutenzione D dell’area tecnica compartimentale;
Amedeo Perna (classe 1969), dipendente della Ifir tecnologie stradali srl;
Santo Orazio Torrisi (classe 1957), rappresentante legale della Sicilverde srl;
Giuseppe Ciriacono (classe 1968), padre del rappresentante legale della Ital costruzioni group srl;
Vincenzo Baiamonte (classe 1966), già dipendente della Safe roads srl.