Alcune decine di persone hanno bloccato gli imbarcaderi in Calabria. Camion e tir sono stati dirottati al porto di Reggio Calabria dove però ci sono disagi, perché può attraccare solo una nave per volta. E intanto controlli obbligatori in autostrada
Coronavirus: proteste a Villa, mezzi pesanti a rilento Chi è diretto in Sicilia controllato sulla Salerno-Reggio
Il blocco a Villa San Giovanni di chi non ha un motivo ritenuto valido per tornare in Sicilia sta creando notevoli problemi anche al traffico merci. Da stamattina nel piazzale della cittadina calabrese alcune decine di persone protestano perché, con l’applicazione stringente dei controlli scattata ieri, è impedito loro di traghettare verso Messina. Stando alle forze dell’ordine addette ai controlli, la ragione del loro rientro non è né legata a motivi di lavoro, né di salute, né ha il carattere dell’urgenza. Non si passa.
I mezzi fermi, stando a quanto riferisce il sindacato Uiltrasporti, sarebbero un centinaio, compresi alcuni furgoni e roulotte. Tra chi protesta ci sarebbero anche lavoratori impegnati fino a pochi giorni fa in Nord Italia e qualcuno in altri Paesi europei e che, una volta arrivati a Villa San Giovanni, non hanno altro posto dove dormire se non la propria auto.
La tensione è salita stamattina quando un gruppetto ha bloccato l’ingresso agli imbarcaderi. Anche i mezzi pesanti sono stati fermati. Così la prefettura di Reggio Calabria ha disposto di trasferire tutto il traffico merci da Villa San Giovanni al porto di Reggio Calabria. Che però non ha le infrastrutture in grado di reggere l’afflusso di camion e tir, in un momento di forte stress per l’intero sistema di approvvigionamento delle merci. «Il porto di Reggio ha un solo approdo – spiega Michele Barresi, sindacalista della Uiltrasporti – significa che le navi devono attraccare una per volta. Caricare e scaricare. Servono minimo 40 minuti a nave».
All’ora di pranzo le immagini mostrano il porto reggino congestionato dai mezzi pesanti. E la situazione rimane critica anche nel pomeriggio. Se questi ritardi avranno riflessi sull’approvvigionamento delle merci si capirà solo a partire da domani. «Questo è il risultato di un sistema sbagliato, con controlli che dovrebbero essere fatti a monte per un decreto che va rivisto – dichiara la UIltrasporti Messina – limitando il traghettamento passeggeri solo ai pendolari appiedati e alle vetture di sanitari e forze dell’ordine».
Intanto per evitare ulteriori file, blocchi e proteste a Villa San Giovanni, la prefettura di Reggio ha deciso di controllare le auto dirette agli imbarchi sull’autostrada del Mediterraneo (l’ex Salerno-Reggio Calabria). L’Anas ha attivato un presidio nell’area di servizio di Rosarno Ovest. Il traffico viene quindi obbligatoriamente convogliato lì, dove «la polizia stradale procede alla verifica della effettiva legittimità degli spostamenti sul territorio regionale calabrese e/o verso gli imbarchi di Villa San Giovanni per la Sicilia».