Coronavirus, a Ballarò sei mezzi dei vigili e tre squadre Rap Via i banchi di frutta e verdura resta solo chi ha la bottega

È iniziato questa mattina alle 8.30 l’intervento interforze di sei pattuglie dei vigili urbani e di mezzi della Rap a Ballarò. Si cerca di convincere i mercatari a togliere le bancarelle di frutta e verdura dopo che il sindaco Leoluca Orlando due giorni fa, preso atto del contenuto del decreto ministeriale per la prevenzione del contagio da coronavirus, aveva inviato oggi una nota a tutte le forze dell’ordine della città e per conoscenza alle associazioni di categoria dei commercianti, sollecitandole a «mettere in atto tutto quanto necessario per impedire lo svolgimento di attività commerciali e mercatali all’aperto in contrasto con lo stesso decreto». E ieri nel corso della giunta, tenuta per via telematica per l’adozione di alcuni provvedimenti legati alla gestione dell’emergenza e al contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19, è stato deciso che per quanto riguarda le aree di Ballarò, Capo, via Montalbo e Vucciria, possono proseguire le loro attività commerciali purché si svolgano unicamente all’interno delle botteghe e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie-comportamentali previste.

In mattinata ci sono stati attimi di tensione, soprattutto con chi ha le bancarelle nella parte più interna al mercato, mentre verso corso Tukory tutto si è svolto con calma e un po’ di rassegnazione. In generale tutto si è svolto in un clima di collaborazione. Mentre i vigili cercavano di convincere gli ambulanti a sistemare i banchi e a chiudere, la Rap ripuliva quanto c’era a terra. Alcuni subito dopo hanno riaperto l’attività, e c’è stato bisogno di un altro intervento.

 La situazione in cui versano tanti ambulanti di Ballarò è diversa da altri, come quelli del mercato del Capo. Sono molti qui che hanno le botteghe e quindi, tolte le bancarelle, possono ancora vendere i loro prodotti. Cosa diversa invece per chi non ha altro che i banchi dove esporre e fare acquistare la merce. Un altro timore degli ambulanti è quello di non potere dimostrare le perdite subite, dato che molti lavorano in nero e rischiano di restare senza la loro principale fonte di reddito. Per questo alle associazioni l’amministrazione ha chiesto di sensibilizzare i propri soci «affinché comprendano la assoluta eccezionalità del momento e la necessità di provvedimenti straordinari per la salute di tutti». 

Altro capitolo, affrontato ieri dall’amministrazione comunale è quello dell’attività del mercato ittico e quella del mercato ortofrutticolo, che sarà sospesa rispettivamente da sabato e da lunedì, nelle more dell’approntamento di un piano per il contingentamento degli accessi e per prevenire assembramenti all’interno. Il provvedimento è stato deciso al termine della giornata e dopo diverse verifiche ed interlocuzioni con i concessionari e con tutte le istituzioni interessate. Oggi si svolge una riunione con i concessionari dei due mercati per affrontare il tema, cui sarà invitata la Prefettura di Palermo, in considerazione del ruolo che i due mercati, soprattutto quello ortofrutticolo, svolgono ai fini dell’approvvigionamento alimentare della città, ritenuto prioritario anche nei recenti provvedimenti adottati dal governo nazionale.


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