Corleone, i timori dei cittadini per l’arrivo delle piogge Nel 2018 città allagata. Sindaco: «Tutto sotto controllo»

«Con l’arrivo dell’autunno e dell’inverno, data la situazione del torrente e della linea di gronda a monte, come cittadini di Corleone temiamo danni ai nostri immobili ma soprattutto incidenti a noi e ai nostri cari. Come tutti sappiamo, dal novembre 2018 ad oggi nulla è stato fatto e quindi dobbiamo solo sperare che le piogge siano clementi». La paura di Biagio Cutropia, lanciata attraverso un post su Facebook, è quella di tanti e tante. Ai primi acquazzoni estivi, arrivati negli scorsi giorni, a Corleone il pensiero è subito corso alla tragedia del novembre 2018, quando il paese del Palermitano si ritrovò in gran parte allagato e il medico Giuseppe Liotta fu travolto dalla piena, per poi essere ritrovato morto dopo alcuni giorni di penose ricerche.

Cutropia vive a 500 metri dal luogo, a valle dell’uscita di Corleone, dove il fiume ha esondato lo scorso 3 novembre. «Ad oggi alcune famiglie, per quel che so, risultano ancora sgomberate – aggiunge l’uomo a MeridioNews – Fu davvero un momento di grande paura, e lo dico senza retorica. Il fiume scorre quasi perennemente a pelo di case, e dunque anche piogge non particolarmente forti possono farlo esondare. Il sindaco d’altra parte non vive a Corleone, qui non vive nessuno della sua famiglia. Noi invece abitiamo qui, abbiamo i nostri figli, e abbiamo paura. Quello che noi sappiamo è che l’altroieri e ieri ha piovuto poco e già alcune zone di Corleone sono risultate allagate. Ci aspettiamo che il primo cittadino chiami l’esercito, la forestale, che trovi insomma una soluzione. Il timore è che si stia sottovalutando la questione».

Anche quest’anno, d’altra parte, si prevedono temporali di grande intensità, con il clima siciliano sempre più tropicale che dovrebbe invitare le amministrazioni locali, regionali e nazionali a una ancora più urgente prevenzione. Da parte propria il sindaco Nicolò Nicolosi prova a rassicurare la popolazione, spiegando nel dettaglio come il Comune intende intervenire. 

«Abbiamo in corso un rapporto stretto con la Protezione civile regionale – spiega il primo cittadino – Stiamo facendo una ricognizione di quello che andrebbe fatto con urgenza. Abbiamo tre progetti inoltrati al ministero dell’Interno, ed entro il 15 settembre sapremo se verranno finanziati tre interventi per prevenire il dissesto idrogeologico: abbiamo individuato tre aeree da circa 900mila euro a testa. Stiamo dunque muovendo delle pedine importanti. Poi con la Protezione civile ci stiamo attivando per una manutenzione straordinaria del territorio e sulle strade dissestate dall’alluvione dello scorso anno. Su quest’ambito abbiamo già quattro strade provinciali finanziate, per eliminare i pericoli urgenti, e una quindicina sui quali entro il 20 settembre presenteremo i progetti. Per un intervento complessivo di oltre un milione di euro».

Azioni certamente importanti ma che non paiono immediate, considerando ad esempio anche le esigenze dei contadini della zona che devono arare i terreni circostanti. Il problema però, a sentire il primo cittadino, è sempre lo stesso quando si parla di tutela dell’ambiente e di prevenzione del territorio. «Occorre molto di più, ma dobbiamo fare i conti con l’assenza di soldi da parte della Regione e dello Stato – conclude Nicolosi – Non sempre si è rapidi a intervenire, ma posso dire che come Comune abbiamo tutto sotto controllo»


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