Coraline è una ragazzina di unidici anni che si trasferisce con la madre e il padre in una sghemba e strana casa in collina. Presi dal trasloco e dai mille impegni di lavoro, i genitori della ragazzina, entrambi scrittori di libri di botanica, sono assenti e non hanno molto tempo da dedicarle. Triste e inquieta per aver cambiato casa e perché crede che i suoi genitori non le vogliano bene, Coraline comincia a girare da sola i dintorni della sua nuova residenza, per cercare qualcosa da fare. Quì incontra personaggi tetri e bizzarri quasi quanto la sua novella abitazione: due paranoiche attrici in pensione, Mrs. Spink e Mrs. Forcible, Mr. Bobinski, un tipo mezzo pazzo convinto di possedere un circo di topi ballerini, e Wybie, un ragazzino che va sempre in giro con un gatto nero, nipote della proprietaria degli appartamenti dove vivono Coraline e i suoi vicini. I due ragazzi fanno amicizia, ma la nonna di Wybie non permette al nipote di avvicinarsi alla casa di Coraline. Ma le stranezze non finiscono qui: la nonna di Wybie aveva una sorellina, scomparsa in quella casa quando le due erano ancora bambine. Lo stesso Wybie regala a Coraline una bambolina di pezza, trovata nel baule della nonna, inspiegabilmente identica a lei, compreso l’abbigliamento.
Esplorando noiosamente la nuova casa, Coraline scopre una porticina murata. La stessa notte, però, i mattoni sono spariti e, attirata da un gruppo di topolini, la ragazzina si avvicina al piccolo ingresso e lo attraversa. Alla fine di un lungo tunnel Coraline si ritrova in una sorta di mondo parallelo: è un appartamento indentico al suo, ma meno tetro e più gioioso. In casa ci sono due persone identiche ai suoi genitori, ma più disponibili e e gentili con lei. La madre la coccola e le prepara manicaretti squisiti, mentre il padre è sempre allegro e canta suonando il pianoforte. Anche i vicini sono gli stessi, ma più belli: le due attrici sono ancora giovani e belle e organizzano sempre nuovi spettacoli, e Bobinski ha davvero un bellissimi circo di topi ballerini. C’è anche Wybie, ma nella realtà parallela non parla mai. È tutto perfetto, tranne un piccolo particolare: tutte le persone di questa dimensione hanno due bottoni cuciti al posto degli occhi.
Coraline è entusiasta del mondo parallelo e comincia ben presto a passare moltissimo tempo nell’altra casa con “l’altra mamma”, finché la madre con gli occhi bottoni propone alla bambina di rimanere per sempre con lei. Coraline è felicissima perché nell’altra casa tutti la viziano e la ricoprono di attenzioni. Ma c’è uno scotto da pagare: Coraline dovrà farsi cucire i bottoni sugli occhi. La ragazzina ovviamente si rifiuta e decide di fuggire. Di lì a poco incontra il gatto nero di Wybie, che sa parlare e le rivela che l’altra madre vuole qualcuno da amare e vuole portare via Coraline dal mondo reale. Infatti, altra madre è una strega che si nutre dell’anima dei bambini: li attira viziandoli, per poi cucirgli dei bottoni sugli occhi e succhiargli la vita, e cha altro mondo, compresi i suoi abitanti, non è altro che una realtà distorta, un’illusione creata dalla strega cattiva. Da quì hanno inizio una serie di mirabolanti avventure tra fantasmi, mostruosi insetti e bambole di pezza, che porteranno la piccola Coraline, aiutata dall’altro Wybie e dal gatto nero, a tentare in tutti i modi di scappare dall’altra mamma, per poter ritornare alla sua vita reale con i suoi genitori.
Tratto dal racconto di Neil Gaiman, illustrato da Dave McKean e pubblicato in italia nel 2002, Coraline e la porta magica è un film d’animazione realizzato con la tecnica in stop-motion. La pellicola, prodotta da Laika Entertainment House Pandemonium e distribuita dalla Universal Picture, è diretta da Henry Selick, già regista del capolavoro d’animazione di Tim Burton Nightmare Before Christmas. Grazie alla tecnica del 3d, il film risulta estremamente realistico ed avvincente, regalando al pubblico immagini fluide, dai colori vivaci e cupi allo stesso tempo, contrapponendo il grigiore di una triste e noiosa routine alle tinte variopinte di una nuova scoperta, dolce e sorprendente, che però risulta molto presto solo un’illusione.
Ambientazione e storia stessa più che simili al classico burtoniano, d’impostazione dark, ricco di temi e personaggi affascinanti quanto inquietanti, Coraline e la porta magica è adatto ai più piccoli, ma consigliatissimo agli adulti che, magari, si renderanno conto che non è sempre bene scappare verso un ignoto che sembra più facile e colorato, ma che poi potrebbe rivelarsi una chimera. E che spesso, per quanto possa sembrarci nebbia, quelle che stiamo respirando è l’aria di casa.
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