Controlli dei carabinieri a Catania, Caltagirone, San Giovanni La Punta e Belpasso. In totale sono stati 34 dipendenti e nove ditte sottoposti a verifica. Per ogni lavoratore in nero 4mila euro di multa
Controlli in cantieri, ristoranti e negozi nel Catanese Quattro imprese sospese, 150mila euro di sanzioni
Tre imprese edili e una commerciale sospese, nove lavoratori in nero e un irregolare, scoperto un ponteggio irregolare e quindi pericoloso. Sanzioni amministrative per 49mila euro e ammende per un totale di 103mila euro. E’ il risultato degli ultimi controlli nei cantieri nel Catanese da parte dei carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando provinciale. Sono nove in totale le imprese sottoposte a verifica, fra ristorazione, edilizia e commercio: cinque a Catania, una a San Giovanni La Punta e Caltagirone, due a Belpasso; 34 in totale lavoratori controllati.
Le tre ditte sospese sono quelle di Caltagirone e Belpasso. I motivi sono, a vario titolo, l’impiego di lavoratori in nero, non aver predisposto adeguati ponteggi per lavori in quota, non avere approntato la sorveglianza sanitaria, né aver provveduto alla formazione e informazione degli operai. A Catania il titolare di un ristorante è stato denunciato per non aver versato le ritenute previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni dei dipendenti; a San Giovanni La Punta denunciato il proprietario di un esercizio per avere predisposto e utilizzato impianti di video sorveglianza senza accordo sindacale, né autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro.
I commercianti sospesi hanno già regolarizzato i dipendenti in nero, versando nell’immediato sanzioni aggiuntive per un totale di 7mila e 800 euro. Adesso dovranno comunque versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti ai nove dipendenti, oltre a pagare una sanzione di 4mila euro per ogni lavoratore in nero.
«L’augurio – commentano dal comando provinciale dell’Arma – è che il cittadino, invogliato da queste comunicazioni ritenga di avvicinarsi alle stazioni dei carabinieri o direttamente all’Ispettorato del lavoro per riferire di situazioni pericolose eventualmente osservate. Il lavoro costante dell’Arma in edilizia e negli altri settori tende a mantenere il percorso virtuoso dell’osservanza delle leggi nel mondo del lavoro, a tutela dei lavoratori, ma a maggior tutela degli imprenditori onesti».