Blatte, frigoriferi infestati, alimenti scaduti e non tracciabili. Una situazione allarmante a seguito della quale il kebab di piazza Stesicoro è stato chiuso è sottoposto a sequestro preventivo a causa della pericolosità della salute pubblica derivante dalla consumazione di sostanze alimentari nocive. L’esercizio commerciale, che si trova all’angolo con via Gambino, è uno dei due locali controllati dalla task force della Questura nella serata di martedì. L’altro è La Braceria di viale Alcide De Gasperi, dove sono stati trovati pasta, salumi e formaggi scaduti e precarie condizioni igienico sanitarie della struttura.
Continuano dunque le ispezioni dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Catania, formato da personale della polizia scientifica, dell’Unità operativa di igiene pubblica e l’unità operativa di sanità pubblica veterinaria dell’Asp, dellInail e della polizia municipale.
Al locale La Braceria sono state riscontrate numerose irregolarità, punite con sanzioni che, sommate, ammontano a quasi 28 mila euro. L’Asp, oltre a individuare alimenti scaduti, ha rilevato prodotti – tra cui trenta chili di carne di pollo – non segnalati sul menu come congelati e di cui non è stato possibile risalire alla tracciabilità. Per questo la titolare è stata deferita all’autorità giudiziaria con l’accusa di frode in commercio ed è stata comminata una sanzione di 5 mila euro. Gli alimenti sono stati sottoposti a sequestro e verranno distrutti.
I vigili urbani hanno riscontrato l’occupazione abusiva di suolo pubblico, a causa di una veranda fatta di metallo e vetri che copriva una superficie di 140 metri quadrati, e la mancanza delle autorizzazioni amministrative previste per legge. E’ scattata la sanzione di 5 mila 168 euro. Altri duemila euro sono stati inflitti a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie del locale e per la mancanza di aggiornamento della dichiarazione di inizio attività. Sul versante dei lavoratori, a seguito dei controlli dell’Inail, sono emersi quattro dipendenti – oltre la metà del totale – che, sulla base di un primo accertamento presso le banche dati, sono scoperti di regolare contratto. Mancanza costata 15 mila 600 euro. Uno dei quattro, inoltre, originario del Bangladesh non aveva il permesso di soggiorno. Motivo per cui la titolare è stata anche denunciata per violazione del testo unico sull’Immigrazione.
Situazione peggiore al Oli Kebab e Indian Food di piazza Stesicoro, accanto al McDonald. Qui gli uomini dell’Asp hanno trovato un’infestazione di blatte sia nel locale adibito a luogo di lavorazione e conservazione dei cibi, sia nellarea di vendita diretta al consumatore, sia sugli alimenti di tipo vegetale. L’attività commerciale è stata quindi sospesa e sono scattati i sigilli, i frigoriferi pieni di insetti sottoposti a sequestro penale, così come dieci chili di alimenti non tracciabili, ed è stata inflitta una sanzione di 5mila euro. A questi si aggiungono mille euro per carenze igienico-sanitarie e duemila per omesso piano di autocontrollo. Anche qui due dipendenti erano senza regolare contratto e due, originari del Bangladesh, senza permesso di soggiorno. L’irregolarità ha fatto scattare altri ottomila euro di sanzione. In totale quindi il titolare, che è stato deferito all’autorità giudiziaria, dovrà pagare 16mila euro.
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