Gli agenti del commissariato hanno controllato l'abitazione di un'anziana in cui risultavano essere detenute le armi che, però, erano nell'appartamento della figlia. I poliziotti della stessa zona hanno poi provveduto a indagare a piede libero un cittadino senegalese che avrebbe picchiato la moglie davanti alla figlia di tre anni
Controlli Borgo-Ognina, armi e violenze in famiglia Coltelli, pistole e fucili a casa di una donna morta
Classe 1922, deceduta nel 2011. Era lei l’anziana signora che risultava detenere, nella sua casa di Catania, otto pistole, 12 fucili e due coltelli antichi. Un gran numero di armi per una donna scomparsa da ormai sei anni. Così il personale del commissariato Borgo-Ognina è andato a controllare. Ed è emerso che le armi erano state trasportate nella casa della figlia della donna, a Trecastagni. Così quest’ultima è stata indagata, a piede libero, per detenzione illegale di armi. Queste ultime sono state sequestrate.
Gli agenti dello stesso commissariato hanno poi indagato, in stato di libertà, il cittadino senegalese B.M.M., accusato di avere picchiato la moglie di fronte alla figlia di tre anni. Secondo la ricostruzione, mentre i due si trovavano in casa sarebbe iniziata una lite per la sistemazione dei vestiti negli armadi. Una discussione che sarebbe degenerata in breve, prima con gli insulti e poi con le violenze. La donna, secondo i medici del pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, avrebbe riportato «un trauma facciale, un trauma distorsivo rachide cervicale, un trauma al polso sinistro e una riduzione della fisiologica lordosi cervicale». Ferite guaribili in 15 giorni. L’uomo è accusato di lesioni personali, mentre ai servizi sociali sarà inviata la segnalazione per i fatti avvenuti.