10 locali sequestrati, 125mila euro di sanzioni amministrative, 87 irregolarità riscontrate in 61 attività commerciali. E' questo il bilancio della maxi-operazione di controllo condotta il 20 e 21 marzo da 20 squadre dei carabinieri del Nucelo anti sofisticazione provenienti da tutto il sud Italia. L'operazione fa seguito a quelle condotte in queste settimane dalla Questura etnea. «Noi non diamo i nomi dei locali sequestrati», sottolinea però il vicecomandante nazionale dei Nas, il colonnello Antonio Diomeda. Guarda il video
Controlli alimentari: sequestrati 10 locali I Nas: «Irregolari la metà delle attività»
Controllate 121 attività commerciali, con 61 casi di irregolarità: è questo il bilancio della maxi operazione condotta nelle giornate del 20 e 21 marzo dal Nucleo anti sofisticazione dei Carabinieri. Venti squadre dei Nas di Catania, Palermo, Ctanzaro, Ragusa, Cosenza, Taranto e Reggio Calabria hanno elevate sanzioni per 125mila euro, constatando 87 irregolarità (di cui 20 penali), e disponendo il sequestro di 10 attività. Tra queste, una «nota pizzeria della scogliera, un deposito di circa 1000 metri quadri abusivo, due cucine di un hotel nel centro storico e un edificio adibito a laboratorio di panificazione abusivo», come riferito nel corso di una conferenza stampa dal vicecomandante dei Nas nazionali, il colonnello Antonio Diomeda.
I dettagli dell’operazione catanese dei Nas«Vorrei rassicurare tutti, perché la casistica delle irregolarità, circa il 50 per cento, è in linea con quella nazionale – ha aggiunto Diomeda – E l’operazione di controllo a Catania è una di quelle che, periodicamente, vengono fatte a livello nazionale». I controlli dei militari fanno seguito a quelli delle ultime settimane condotti dalla task-force sui controlli alimentari voluta dal questore di Catania Salvatore Longo, e composta da personale dallufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico della Questura, dellASP 3, dallispettorato del Lavoro e della polizia scientifica, che ha portato i nomi di molti locali noti, sanzionati per varie irregolarità, sulla stampa. «I Nas non fanno mai i nomi dei locali sequestrati, salvo in casi particolari nei quali c’è un prioritario interesse del consumatore», sottolinea Diomeda, specificando che gli alimenti sono stati sequestrati presso i «mercati ittici cittadini, tra cui quello Ognina, i mercati agroalimentari e numerosi locali notturni». Sequestrate due tonnellate di alimenti vari, tra le quali una tonnellata di prodotti ittici mal conservati, (tonno, spatola, gamberoni, cozze), o privi della tracciabilità sulla provenienza.
Un plauso all’operazione catanese viene dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin: «I Nas, dal 2013, hanno effettuato più di cento operazioni al giorno, e questo ne fa un riferimento europeo», ha affermato il ministro, dal cui dicastero dipende direttamente il Nucleo anti sofisticazione.