Contratto dei lavoratori bancari: primo match con ‘scintille’ Sileoni-Profumo

IERI INCONTRO A ROMA SUL NUOVO MODELLO DI BANCA TRA IL LEADER DELLA FABI E IL NUOVO CAPO DELLE RELAZIONI SINDACALI DELL’ABI. CARMELO RAFFA: “IL CAPO DELEGAZIONE DEI BANCHIERI SAPPIA CHE HA DAVANTI UNA DELEGAZIONE SINDACALE UNITA”. LA TRATTATIVA RIPRENDERA’ A SETTEMBRE

“Verificheremo nei prossimi incontri con ABI, fissati il 18 e il 24 settembre, se la disponibilità a trattare senza pregiudizi dichiarata oggi dal neo Presidente del CASL (Comitato Affari Sindacali e del Lavoro) dell’ABI, Alessandro Profumo, corrisponda alla realtà”.

Questo il commento di Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, a margine del primo incontro che si è svolto ieri a Roma tra le Organizzazioni Sindacali del credito e il nuovo Capo Delegazione Sindacale dell’ABI, Alessandro Profumo, colui che dovrà gestire per conto delle banche la trattativa sul rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei circa 309 mila bancari italiani.

“Intanto – ha proseguito Sileoni, parlando a nome di tutte le sigle sindacali di categoria – rimarchiamo la volontà di dare un Contratto ai lavoratori bancari con gli aumenti economici approvati dalle assemblee e l’obiettivo di mantenere gli attuali livelli occupazionali, magari creando le condizioni per nuove assunzioni di giovani. Se l’ABI sarà veramente disponibile a un confronto costruttivo e sereno, non sarà difficile trovare un accordo. Se, al contrario, alle parole non seguiranno i fatti, credo che lo scontro sarà purtroppo inevitabile”.

“Noi sappiamo perfettamente dove vuole arrivare l’ABI – ha aggiunto il leader della FABI – e cioè avere mano libera sulle esternalizzazioni ed interrompere la crescita automatica del costo del lavoro sia nelle aziende sia nei gruppi, bloccando anche gli effetti di trascinamento economici. Su questi argomenti ci dichiariamo però, fin da adesso, distanti anni luce”.

Da parte sua, Profumo ha usato toni distensivi e ha più volte ribadito di parlare in rappresentanza di tutte le banche associate.

Durante l’incontro, Profumo è stato più volte incalzato dal leader della FABI. Sileoni ha infatti rivolto al Capo delle relazioni sindacali tre domande precise, chiedendogli se intendesse confermare la linea politica già espressa dall’ABI, ossia l’intenzione di destrutturare il Contratto Nazionale, quale fosse la sua posizione rispetto alle esternalizzazioni e infine se condividesse la necessità aprire con i sindacati la discussione su un nuovo modello di banca, orientato ai ricavi, alla crescita e al mantenimento dei livelli occupazionali.

Profumo ha glissato, dicendo di non voler entrare nel merito degli argomenti adesso, ripromettendosi di farlo nel prossimo incontro con i sindacati fissato il 18 settembre a Roma, dopo che l’ABI avrà svolto il suo comitato esecutivo, previsto il giorno prima, il 17.

Il Capo Delegazione Sindacale delle banche ha ribadito l’urgenza di affrontare la vertenza contrattuale senza pregiudizi ideologici. “Serve un sistema bancario sostenibile nel suo insieme e nelle sue specificità – ha detto Profumo – e questa sostenibilità deve passare attraverso un confronto sui costi e sugli aspetti normativi che regolano il settore”.

Sileoni ha poi concluso il suo intervento chiedendo alle banche di non utilizzare in maniera strumentale il tema della crisi nella vertenza sul rinnovo del Contratto dei lavoratori bancari e ringraziando pubblicamente il Presidente uscente del Comitato Affari Sindacali dell’ABI, Francesco Micheli, per il lavoro svolto sempre all’insegna della correttezza e nel rispetto dei ruoli.

Il leader siciliano della Fabi, Carmelo Raffa, ha dichiarato che il Signor Alessandro Profumo deve ricordarsi che il principale suo interlocutore, Lando Maria Sileoni, è un osso duro ed ha alle spalle un’organizzazione unita che rappresenta 1/3 dei lavoratori del credito.

Pertanto, ha concluso Raffa, Profumo utilizzi il Generale agosto per meditare e dopo una seria riflessione dialogare e costruire assieme al Sindacato il nuovo modello di banca e ciò nell’interesse reciproco delle parti interessate.

 

 


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