Rita Bernardini ha annunciato in conferenza stampa che l'ex numero 2 del Sisde prenderà la tessera. La dirigente: «ha preso questa decisione di cui siamo felici». L'ex poliziotto sulla perquisizione subita: «Non riesco a capire cosa vogliano da me»
Contrada si iscrive al Partito Radicale Su ‘faccia da mostro’: «Vago ricordo»
L’ex numero due del Sisde Bruno Contrada si è iscritto ai Radicali, lo ha reso noto Rita Bernardini, membro della presidenze del Partito Radicale, nel corso della conferenza stampa alla quale hanno preso parto lo stesso Contrada e Sergio D’Elia anche lui del Partito Radicale.
«Abbiamo seguito passo passo la vicenda di Contrada – ha detto Bernardini – Marco Pannella ha iniziato ad occuparsene – Sono stati 25 anni di sofferenze e frustrazioni. Non lo ha scelto prima per la sua professione e perché era sotto processo. Oggi che Bruno Contrada è stato totalmente scagionato dalle pronunce della Corte Europea dei diritti dell’Uomo e della Cassazione ha preso questa decisione di cui siamo felici». Gli esponenti radical hanno incontrato l’ex numero due del Sisde, a cui la Cassazione ha revocato una condanna a 10 anni per concorso in associazione mafiosa, dopo la perquisizione subita, la settimana scorsa.
Contrada si è concentrato, fra le altre cose, sulla perquisizione nella sua abitazione nell’ambito dell’inchiesta della Dda reggina sul patto mafia-‘ndrangheta nella stagione delle stragi: «Io non so nulla di questa inchiesta che sta svolgendo la Procura di Reggio Calabria – ha detto – Posso dire solo che non ho mai prestato servizio in Calabria e non mi sono mai occupato di ‘ndrangheta. Non ne so davvero nulla. Non riesco a capire che cosa vogliono da me». Gli investigatori erano a caccia della prova dei rapporti fra Contrada e Giovanni Aiello, ex agente di polizia vicino ai Servizi, soprannominato ‘faccia da mostro’ per la profonda cicatrice che ne deturpa il viso. «Ho un vago ricordo di circa 40 anni fa, sto parlando degli anni Settanta – dice Contrada – quando c’era un agente alla Squadra mobile e mi sembra di ricordare che rispondesse ai connotati di questo signor Aiello. Ma non ricordo neppure in che sezione fosse. Lo ricordo per i capelli lunghi. Ho chiesto anche ad alcuni vecchi marescialli. Ma non riesco a ricordarmelo».