Tra le varie comunicazioni del Consiglio di ieri - sospeso per mancanza del numero minimo dei politici - c'è anche il caso della discoteca non autorizzata alla Vecchia Dogana. Passa, prima dello scioglimento, un ordine del giorno rivolto a contrastare la violenza di genere
Consiglio, manca il numero legale per Sostare Tra i temi pure discoteca alla Vecchia Dogana
Smaltita la polemica della settimana scorsa sulla mancanza del numero legale dei consiglieri comunali a Palazzo degli elefanti, già ieri sera l’aula non garantisce la presenza minima. Alla ripresa della seduta già sospesa per lo stesso motivo, poco prima delle ore 22, seduti ai loro scranni ci sono solo due consiglieri. Il dibattito era iniziato qualche ora prima con 33 presenze, tra maggioranza e opposizione. Ad accenderlo ci aveva pensato l’esponente del
Partito democratico Niccolò Notarbartolo interrogando la giunta sul caso – sollevato da MeridioNews – della discoteca non autorizzata all’interno della Vecchia Dogana. «Il progetto finanziario iniziale prevedeva che lì doveva sorgere un centro atto a esaltare la tradizione enogastronomica siciliana – spiega Notarbartolo – Affidato agli investimenti di un privato che in cambio ne avrebbe ristrutturato gli spazi, doveva rispondere anche a esigenze pubbliche ma l’idea è evidentemente fallita». «Non sono contrario a priori che lì ci sia una discoteca ma ritengo che, a queste condizioni, l’accordo concessorio debba decadere», continua l’esponente del Pd. Che domanda: «Qual è il ruolo dell’amministrazione comunale in tutto questo?».
La replica della giunta è affidata all’assessore al Decoro urbano Salvo Di Salvo che scuote le spalle e allontana eventuali responsabilità del Comune di Catania. «La struttura rientra nelle competenze dell’autorità portuale che in questioni di questo tipo decide in maniera autonoma», dice. «La Vecchia Dogana è nata con una destinazione d’uso di centro polifunzionale e il disco pub rientra tra quelle commerciali. L’amministrazione e l’autorità portuale stanno comunque discutendo l’opportunità di una discoteca in quell’edificio», aggiunge Di Salvo. Che torna al suo posto ad ascoltare – insieme al collega di banco Rosario D’Agata – il resto delle comunicazioni dei consiglieri. Che intervengo sul tema della raccolta differenziata, delle spese istituzionali del sindaco Enzo Bianco, dell’abbandono dei quartieri periferici della città, interrogando l’amministrazione anche sullo stato di salute finanziaria delle società partecipate.
Conclude gli interventi il capogruppo del gruppo Misto Massimo Tempio, che chiede di anteporre agli altri punti all’ordine del giorno – la delibera sull’affidamento degli stalli a pagamento a Sostare e il regolamento Asacom dei Servizi sociali – una sua iniziativa. L’istituzione di una commissione consiliare dedicata al tema dell’Elettrosmog viene subito approvata dell’aula che esprime il proprio favore anche a un ordine del giorno presentato da Sebastiano Arciadicono, Agatino Lanzafame e Notarbartolo. Il tema del quale era ieri – Giornata internazionale dedicata alle donne – di stringente attualità poiché impegna l’amministrazione comunale a individuare immobili da destinare alle vittime di violenza, a promuovere percorsi di educazione sull’argomento e a valorizzare le collaborazioni con gli esperti del settore, rafforzando la cosiddetta rete antiviolenza.