Consiglio comunale, approvato il bilancio di previsione Sindaco: «Possiamo guardare al futuro con più fiducia»

Anche l’ultimo dei documenti contabili degli anni pregressi, ancora in sospeso dopo il dissesto del Comune di Catania. Il bilancio di previsione 2020/2023 è stato approvato nella tarda serata di ieri, durante la seduta del consiglio presieduta da Giuseppe Castiglione, con 22 voti favorevoli

«Un fatto di straordinaria rilevanza per la vita amministrativa del Comune – ha commentato il sindaco Salvo Pogliese – perché ci consente di concludere l’elaborazione dei rendiconti e dei bilanci di previsione non ancora approvati, in coerenza agli impegni assunti, con l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, approvato dai tecnici del Viminale, poco meno di un anno fa. Un altro risultato politico e amministrativo – ha sottolineato il primo cittadino – che rivendichiamo nell’interesse di Catania, avviandoci a chiudere, con l’adozione del bilancio corrente 21/24, questa lunga fase di risistemazione delle finanze comunali condotta a tappe forzate e guardare al futuro con più fiducia». 

Il bilancio 2020/2023 è stato relazionato all’aula dal vicesindaco e assessore alle Finanze Roberto Bonaccorsi, che ha esplicitato il percorso di «riallineamento dei documenti contabili. In appena un anno – ha detto Bonaccorsi – sono stati redatti e approvati due bilanci di rendiconto e tre strumenti economici di previsione, compreso quello corrente, che tra qualche giorno verrà adottato dalla giunta e trasmesso al consiglio comunale. Tutte le attestazioni finanziarie di questo bilancio all’esame del consiglio – ha spiegato l’assessore – sono frutto di valutazioni rigorose e ricognizioni attente, che anche i revisori dei conti hanno rilevato». Alla luce delle nuove esigenze, legate a finanziamenti, nuovi progetti o necessità di decremento degli stanziamenti di bilancio, per la gran parte dovuti all’emergenza Covid, la proposta di bilancio 2020/2023 esitata dalla giunta Pogliese lo scorso 3 agosto è stata integrata con un emendamento dell’amministrazione comunale, approvato con votazione separata, preventiva al pronunciamento finale dell’aula.

Pogliese ha poi fatto riferimento anche alla manifestazione dei sindaci siciliani a Roma, a cui anche lui ha preso parte, chiedere al governo nazionale gli strumenti necessari per portare avanti i Comuni, «stremati – ha ribadito – da paralizzanti condizioni finanziarie. Come più grande Comune d’Italia dissestato, finalmente – ha concluso il sindaco – abbiamo anche le carte in regole per poter pretendere energie fresche di personale specializzato e maggiori risorse per migliorare la spesa, progettare e realizzare le opere necessarie alla Catania del futuro».


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