Considerazioni su clandestini e leggi sugli immigrati

Preoccupano i provvedimenti messi in atto dal Governo Italiano per contrastare la clandestinità in Italia. Sembra che la soluzione migliore sia quella di intercettare i barconi di disperati fuggiti dalla Libia prima che varchino i confini delle acque territoriali e rispedirli al mittente.

Il Governo sostiene che tale procedura è in regola con tutte le normative vigenti e i trattati internazionali, in quanto l’espulsione riguarda solo i clandestini e sono invece garantiti i diritti per chi fa richiesta di asilo politico.

Vorrei fare delle considerazioni, partendo da alcuni dati ufficiali (fonte Caritas/Migrantes)

 

  1. La presenza di cittadini stranieri non regolari in Italia è stimata in circa 800.000 unità.
  2. Ogni anno si registrano circa 150.000 nuove presenze non regolari nel territorio italiano.
  3. Di queste 150.000 nuove presenze non regolari, il 15% è rappresentato dagli ingressi via mare, il restante 85% è rappresentato da stranieri che hanno perduto i requisiti necessari per la permanenza sul territorio, e da ingressi clandestini via terra.

 

Analizzando questi dati, mi sembra che l’enorme campagna mediatica messa in atto dal Governo, con proclami del tipo: “Stop alla clandestinità”, riguardi esclusivamente il 15% sul totale, mentre il restante 85%, libero di circolare indisturbato nel territorio, non desta particolare preoccupazione.

Il Ministero afferma di non violare alcuna legge, in quanto, in virtù dell’accordo con la Libia, i clandestini vengono respinti solo se bloccati in acque internazionali. Se riescono a varcare tale limite sono condotti in Italia per essere soccorsi e identificati. Un po’ come per i pesci, che diventano competenza dei pescatori dell’una o dell’altra nazione in base alle acque territoriali in cui si trovano. Viene naturale chiedersi, a questo punto, chi controlla in quale parte di mare vengono bloccati i barconi?

Il Governo sostiene che sono garantiti i diritti dei richiedenti asilo e ha definito questi ultimi “casi eccezionalissimi”. Forse fa finta di non sapere che l’anno scorso l’80% degli arrivi via mare sono stati di richiedenti asilo. Forse anche i diritti umani si acquisiscono in acque territoriali, mentre, essendo le acque internazionali zona franca, di nessuno, anche gli esseri umani sono considerati esseri “franchi, di nessuno”? E’ per questo motivo che cinquecento persone tra cui donne e bambini possono essere rispediti nei lager libici senza infrangere nessuna legge e senza nessun scrupolo di coscienza?

Fino ad oggi i disperati che venivano soccorsi in mare erano trasportati nei centri di primo soccorso per essere assistiti e identificati, i richiedenti asilo venivano avviati alla procedura di riconoscimento, mentre chi non aveva i requisiti per la richiesta di asilo veniva espulso, con un sistema che garantiva i diritti primari degli esseri umani. Oggi si è ritenuto che questo sistema, forse proprio perché funzionante e di garanzia nei confronti delle persone, doveva essere modificato, complicato, alterato.

Vorrei concludere citando Turoldo.

 “Ho paura del nazismo dietro le porte. Ho paura di questi nazionalismi, di questi rigurgiti di politiche negative. Ho sempre combattuto contro tutto questo. L’ho scontato con guerre che sembravano non terminare mai”.

 

 

*Salvatore Brullo

Responsabile per la Fondazione San Giovanni Battista – Caritas

del progetto “Farsi Prossimo”

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]