È stata annunciata la consegna di tre dissalatori mobili per Porto Empedocle (Agrigento), Gela (Caltanissetta) e Trapani. A darne notizia è una nota della Regione Siciliana. «Un risultato importante ottenuto grazie a un’efficace azione di sistema tra Regione, commissario regionale e nazionale per la scarsità idrica, Siciliacque e Acciona Agua». I tre dissalatori mobili, realizzati […]
Consegnati tre dissalatori mobili in Sicilia. Schifani: «Tempi record, ma non sono l’unica soluzione»
È stata annunciata la consegna di tre dissalatori mobili per Porto Empedocle (Agrigento), Gela (Caltanissetta) e Trapani. A darne notizia è una nota della Regione Siciliana. «Un risultato importante ottenuto grazie a un’efficace azione di sistema tra Regione, commissario regionale e nazionale per la scarsità idrica, Siciliacque e Acciona Agua». I tre dissalatori mobili, realizzati in 120 giorni, «rappresentano un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato». I primi 18 container sono già arrivati a Porto Empedocle e Gela, mentre la consegna dei moduli per Trapani è prevista domani. Ai tre dissalatori si aggiungerà successivamente anche il revamping dell’impianto fisso di Porto Empedocle.
Gli interventi complessivi sono stati finanziati dalla Regione con 100 milioni di euro e prevedono anche le opere di allaccio a terra e a mare. Il coordinamento delle attività è stato affidato al commissario dell’acqua, su richiesta della Regione. Siciliacque, società partecipata da Italgas (75 per cento) e Regione
Siciliana (25 per cento), soggetto attuatore del progetto relativo ai dissalatori, sta ultimando i lavori propedeutici ad accogliere gli impianti, l’installazione delle condotte di collegamento alla rete idrica e le altre opere connesse al funzionamento delle apparecchiature. Parallelamente, in veste di gestore del servizio idrico di sovrambito, sta portando avanti un importante piano di investimenti pluriennali per oltre 250 milioni di euro per migliorare la resilienza delle grandi dorsali idriche regionali. I dissalatori mobili produrranno 96 litri di acqua al secondo ciascuno, con tecnologie a osmosi inversa e filtri avanzati, assicurando acqua potabile di qualità nel rispetto dell’ambiente.
«La consegna in tempi record – afferma il presidente Renato Schifani – è il frutto di una precisa scelta politica e amministrativa della Regione: abbiamo stanziato le risorse e deciso di affidarci alla struttura del commissario nazionale e a Siciliacque per garantire rapidità, efficacia e trasparenza. È una risposta concreta – sottolinea il governatore siciliano – a un’emergenza senza precedenti, che stiamo affrontando con una visione strategica. Voglio però essere chiaro: questi impianti non sono l’unica soluzione. Si inseriscono in un piano più ampio che la Regione ha già avviato, con oltre 200 interventi su pozzi, sorgenti, impianti di sollevamento, acquedotti e reti idriche, per un investimento complessivo che supera i 100 milioni di euro. Il nostro obiettivo – conclude Schifani – è costruire una Sicilia più resiliente e sicura sul fronte idrico, con interventi strutturali, duraturi e coordinati, mai realizzati. Questa è la direzione che abbiamo scelto e che continueremo a percorrere con determinazione».
«Stiamo affrontando la crisi idrica – dice Stefano Mereu, amministratore delegato di Siciliacque – affiancando al nostro piano pluriennale degli investimenti, pari ad oltre 250 milioni di euro, anche la realizzazione del sistema dei dissalatori». «Siamo orgogliosi – ha dichiarato Pietro Tota, direttore della succursale italiana di Acciona Agua – di aver messo a disposizione il nostro know-how di leader mondiale nella dissalazione anche per questa causa prioritaria. Realizzare e consegnare tre impianti di dissalazione completi stata in 120 giorni è una sfida ingegneristica e logistica notevole, superata grazie alla nostra esperienza e a un dialogo costante con Siciliacque e la struttura commissariale».