Confisca della moto: una legge ingiustamente punitiva

Nei giorni scorsi il parlamento italiano, praticamente all”unanimità ha approvato una legge che in caso di alcune infrazioni prevede la confisca definitiva e la conseguente vendita all”asta dei ciclomotori e dei motocicli.  Certamente la “linea dura” voluta dal legislatore è in buona parte condivisibile quando si tratta di persone che viaggiano senza casco o con casco non omologato, quando il conducente del motoveicolo impenna, quando si viaggia in più persone rispetto a quanto previsto dal libretto.

Il testo però non brilla per chiarezza e lascia alle forze di Polizia ampia
discrezionalità sull’applicazione della norma. Ad esempio, è prevista la
confisca se “il conducente non regge il manubrio con entrambe le mani
(ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o
segnalazioni)” o se “non è seduto in maniera corretta”. Un conducente che solleva la mano per muovere la visiera del casco (magari appannata), che si gratta (magari è entrato un moscerino nell’occhio o prude il naso), che sposta la gamba dalla pedalina (per sgranchirla) o che si alza sulla sella (per evitare una buca)… mille situazioni in cui un agente di Polizia troppo fiscale potrà confiscare il mezzo. 

Dove sono definite nel Codice della Strada le manovre “opportune”? Qual è la posizione di guida “corretta”? Chiunque abbia guidato una moto per più di 10 minuti sa che, nell’arco di un viaggio anche breve, non è raro effettuare uno qualunque dei gesti sopra descritti, senza per altro arrecare pericolo alla circolazione, a sé stessi e agli altri utenti della strada.  E le famose “dita a V” con le quali i motociclisti di tutto il mondo si salutano milioni di volte ogni giorno? In Italia non sarà più possibile farlo, perché il saluto comporta una manovra  “pericolosissima” (togliere il braccio dal manubrio per un secondo) e tale da portare alla confisca  del mezzo.  Andare a fare la spesa e “appendere” la borsa al gancio che c’è sugli scooter, sarà ancora possibile? Un fiscale agente delle forze dell’ordine potrebbe non considerare “non solidamente assicurato” l’oggetto e confiscare il veicolo.

Oppure, il passeggero potrebbe spostarsi per qualche attimo dalla propria posizione di guida (la sella di alcuni mezzi non è l’ideale per le terga…) oppure potrebbe semplicemente voler riguadagnare la posizione dopo una frenata/accelerazione e il motoveicolo potrebbe essere confiscato. Chi spiegherà alle ff.oo. che talvolta, quella posizione “culo fuori” aumenta la sicurezza di una curva percorsa in moto? 

Il comma 2 aexies prevede inoltre la confisca del mezzo quando “viene commesso un reato adoperando un ciclomotore o un motoveicolo”. La confisca avviene immediatamente, anche e possibile condanna arriverà dopo anni? E se l’autore del (presunto) reato venisse assolto, come potrà essere restituito un mezzo già venduto all’asta?  Una moto e un’auto si scontrano ad un incrocio, i conducenti di entrambi i mezzi riportano ferite lievi. Il conducente dell’auto querela per lesioni colpose il conducente della moto. Se l’incidente è avvenuto anche solo con l’1% di concorso di colpa del conducente della moto, il mezzo viene confiscato. 

Si aprono scenari inquietanti: conducenti d’auto poco onesti che, in caso d’incidente anche con torto, minacciano il conducente del mezzo a due ruote. In fin dei conti, l’automobilista che risulta leggermente ferito non ha nulla da perdere a non firmare il CID: a rischiare la confisca del mezzo è solo il motociclista.

Infine è importante rilevare l’enorme disparità di trattamento tra chi guida un mezzo a due ruote e chi guida un’auto.  Il casco per la moto è
l’equivalente della cintura di sicurezza per l’auto: perché non è prevista
la confisca dell’auto per chi viaggia senza cintura di sicurezza? Il Codice della Strada prevede che sul manubrio siano tenute entrambe le
mani, così come entrambe le mani vanno sul volante dell’auto in movimento: perché non è prevista la confisca dell’auto per chi guida con una mano sul volante e l’altra fuori dal finestrino o impegnata a tenere il telefonino?

E’ possibile trasportare 10 persone su un’auto omologata per 5 rischiando la multa o al più il sequestro del mezzo: perché per ciclomotori e motocicli è prevista la confisca? Un’auto che trasporta carichi non solidamente ancorati, sporgenti ed in genere pericolosi non può essere confiscata: perché un mezzo a due ruote sì? 

Questa legge è praticamente assurda per una infinità di motivi. A cominciare dal semplice principio che la pena deve essere sempre proporzionata all’infrazione! Si rischia così di causare reazioni inconsulte e devastanti trovandosi in una situazione simili, la prima è scappare, con i conseguenti rischi, e cosi via potrebbero succederne di peggiori.

Gaetano Bonaventura

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