Violenza sessuale su minori. È l’accusa per cui è stato condannato l’ex assessore regionale alla Famiglia Paolo Colianni. Il medico e psicoterapeuta era agli arresti domiciliari dal 27 gennaio dello scorso anno. Dopo un processo con rito abbreviato, oggi è arrivata la sentenza di condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere. A presentare […]
Ex assessore regionale condannato per violenza sessuale su minori: gli abusi durante la psicoterapia
Violenza sessuale su minori. È l’accusa per cui è stato condannato l’ex assessore regionale alla Famiglia Paolo Colianni. Il medico e psicoterapeuta era agli arresti domiciliari dal 27 gennaio dello scorso anno. Dopo un processo con rito abbreviato, oggi è arrivata la sentenza di condanna a cinque anni e quattro mesi di carcere.
A presentare una prima segnalazione sarebbe stata la scuola frequentata la ragazzina che all’epoca dei fatti non aveva neppure 14 anni e che andava allo studio Colianni per fare psicoterapia. Alle insegnanti di scuola, la ragazzina aveva manifestato un forte disagio. Ed erano state poi le professoresse a informare la dirigenza scolastica. Da lì sarebbe partito tutto. Secondo l’accusa, Colianni avrebbe abusato della ragazzina durante le sedute di psicoterapia. Vari gli episodi che sarebbero stati cristallizzati in una serie di prove acquisite dalla procura e che hanno portato alla sentenza di condanna.
Il giudice del tribunale di Enna Michele Ravelli aveva ammesso come parti civili a processo i genitori della vittima e il nonno, rappresentati dall’avvocato Fabio Repici. Nel corso della scorsa udienza, Colianni – difeso dai legali Giovanni Palermo e Maria Donata Licata – aveva reso dichiarazioni spontanee ammettendo i fatti. L’imputato ha anche versato 50mila euro come acconto sul risarcimento danni. La difesa aveva chiesto la derubricazione del reato in atti sessuali con minore. Una richiesta che, però, non è stata accolta. Per Colianni – che resta ai domiciliari – è stata anche disposta l’interdizione dai pubblici uffici e dalle professioni che coinvolgono minori e il divieto di frequentare luoghi dove ci sono minori.