Centinaia di aspiranti assistenti e collaboratori amministrativi da settimane si interrogano su alcune parti della selezione, pubblicata dal nosocomio nei mesi scorsi. Tra i punti più controversi le modalità della prima scrematura. Leggi la replica del nosocomio
Concorso al Garibaldi, tanti dubbi sul doppio bando Dalla domanda di partecipazione alla preselezione
Che materie bisognerà studiare per la preselezione? Quali criteri verranno utilizzati per stabilire le graduatorie d’ammissione alla fase successiva? La domanda d’ammissione deve essere inviata con un file unico in formato .pdf o con gli allegati in un unico file zippato? Tante domande per altrettanti dubbi. Perché di risposte, anche a cercarle nei due bandi pubblicati dall’azienda sanitaria Garibaldi, non se ne trovano. Sotto la lente d’ingrandimento gli avvisi, indetti il 18 giugno, con cui l’ospedale annunciava la disponibilità di 11 posti per assistente amministrativo di categoria C e 15 per collaboratore amministrativo professionale di categoria D.
La corsa alla partecipazione è partita praticamente da subito. Ed è così che centinaia di aspiranti impiegati hanno iniziato a sollevare perplessità su alcuni passaggi contenuti all’interno dei bandi. Un crescendo di interrogativi che ha raggiunto il culmine a fine agosto, quando i dettagli sono stati pubblicati anche sulla Gazzetta ufficiale. La scadenza per l’invio delle richieste era fissata al 26 settembre scorso ma, almeno per il momento, non c’è una lista di coloro che sono stati ammessi.
E proprio dal numero dei candidati bisognerà partire per capire se quest’ultimo verrà considerato dall’ente «elevato». Generico riferimento contenuto nel bando che, pur non indicando una soglia precisa, consentirà all’amministrazione del nosocomio di attivare l’eventuale forma di preselezione. Ed è qui che emerge un altro dubbio, più volte sottolineato dagli utenti nei forum sparsi per il web e nei gruppi nati appositamente su Whatsapp e Telegram. Con quale modalità si svolgerà la prima scrematura? Che punteggio dovranno raggiungere i candidati per passare alla seconda fase? Punti di domanda che «espongono la procedura a rischi distorsivi, con favoritismi del tutto illegittimi nei confronti di alcuni candidati», sostiene uno dei candidati a MeridioNews.
Superato lo scoglio della preselezione, sarà la volta della prova scritta. Questa con elaborato o quesiti a riposta sintetica, «attinente al profilo di assistente amministrativo». Ottenuto un punteggio minimo di 14 su 20 si apriranno le porte per l’orale su «elementi di diritto e organizzazione sanitaria ed elementi di informatica». Sui bandi in realtà gli interrogativi erano iniziati già in una prima fase. Da un lato infatti si chiedeva di inviare, tramite posta certificata, tutti i documenti in un singolo file con estensione pdf. Qualche riga dopo l’indicazione di allegare i documenti in formato pdf in una cartella zippata. Un passaggio poco chiaro che però potrebbe avere l’effetto di invalidare dal principio l’invio delle domande da parte di molti candidati.
Tanti dubbi che, almeno per il momento, rimarranno tali. Anche perché alle domande inviate via email da MeridioNews, gli uffici del nosocomio hanno risposto rimandando «alle precise specifiche contenute all’interno degli stessi bandi di concorso». Unica certezza «un’elevata partecipazione. E, così come previsto dallo stesso bando, si disporranno apposite prove preselettiva, le cui modalità di espletamento saranno successivamente specificate».