Concerti di Vasco e Jovanotti, paletti ai disabili Macrì: «Accompagnatore solo a chi è in carrozzina»

Si avvicinano a grandi falcate due date clou dell’estate messinese. Per i concerti di Vasco Rossi e Jovanotti, in programma l’8 ed il 18 luglio prossimi allo stadio San Filippo, si preannunciano rispettivamente 40mila e 30mila spettatori. Un bagno di folla dal quale, secondo Mario Midolo, responsabile Movimento peloritano democrazia disabile (Mpdd), potrebbero essere esclusi molti portatori di handicap.

Secondo quanto denunciato da Roberta Macrì, famosa ballerina barcellonese in carrozzina, gli organizzatori – Musica da bere Srl – consentirebbero l’ingresso gratuito all’accompagnatore e l’accesso all’area riservata solo a chi, come lei, è su una sedia a rotelle, discriminando tutte le altre categorie. Di parere diametralmente opposto Carmelo Costa, amministratore della società, secondo il quale i servizi offerti in occasione dei due appuntamenti «sono un di più rispetto a quanto prevede la legge».

La querelle, assurta agli onori delle cronache solo in queste ore, nasce lo scorso novembre, quando Macrì, candidata alle imminenti elezioni amministrative della città del Longano, telefona al centralino di Musica da bere per acquistare dei biglietti. «Mi hanno risposto che l’ingresso gratuito per l’accompagnatore, oltre che quello all’area riservata, è possibile solo nei casi di persone in carrozzina. Un problema, per esempio, per chi, come un mio amico, ha delle protesi alle gambe. Anche per lui avevo chiesto informazioni».

La ballerina di Barcellona Pozzo di Gotto contesta pure che, «contrariamente a quanto avviene di solito», all’area riservata ai disabili si possa accedere «senza prenotazione, oltre che in assenza di certificazione sanitaria». «Senza un limite – prosegue – cosa accade se si supera la capienza consentita?». Lecito domandarsi perché il problema venga sollevato a distanza di mesi: «Finora abbiamo inviato una serie di e-mail alla società, senza ottenere alcun risultato. Abbiamo scritto anche a Jovanotti che ha manifestato la propria disapprovazione per questa situazione. Di solito, è sua moglie a occuparsi dell’accoglienza dei portatori di handicap. Non in questo caso, però. Si tratta di una discriminazione che fa paura. Già lo scorso anno avevo riscontrato la stessa identica situazione per un concerto di Giorgia a Taormina. Dicono che questa è la loro politica da sei anni».

Il Movimento ha deciso di portare tutto all’attenzione dell’assessore comunale alla Cultura, Tonino Perna. Presente all’incontro di ieri, al Palacultura, pure Macrì. Midolo parla di «ingiustificata pretesa di selezionare l’ingresso dei disabili in base a una valutazione delle patologie che non è di competenza degli organizzatori». L’assessore Perna – che intende avviare una campagna di sensibilizzazione che porti alla luce tutti quei siti culturali cittadini in cui non è possibile per i disabili accedere con facilità – si è detto assolutamente d’accordo «nel ritenere inappropriate queste valutazioni», impegnandosi in prima persona affinché ogni ostacolo a una piena fruizione del San Filippo, in occasioni simili, sia definitivamente rimosso: «Nessuna discriminazione verso chiunque, trattandosi di manifestazioni di interesse generale con valenza anche culturale, regolate dalla legislazione nazionale».

Legislazione il cui cuore sarebbe costituito, secondo Macrì e Midolo, dal decreto del ministero dei Beni culturali 239/2006. In tema di luoghi della cultura, l’articolo uno dice che è consentito l’ingresso gratuito «ai cittadini dell’Unione europea portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria».

Tutto risolto, quindi? Dipende dai punti di vista: «La norma in questione – obietta Costa – parla di eventi organizzati dal pubblico, non dai privati. Noi applichiamo pedissequamente la legge. Anzi, offriamo pure di più. La tribuna B del San Filippo ospiterà l’area riservata e sarà destinata, non solo a tutti i disabili, ma anche alle donne in avanzato stato di gravidanza. Ci saranno bagni dedicati, una rampa d’ingresso dedicata. Inoltre, come prescrive sempre la legge, sarà garantito gratuitamente un posto auto ogni 50». Secondo l’amministratore della srl, quindi, «la legge non dice nulla sull’accompagnamento gratuito in materia di eventi organizzati dai privati». «Noi – ripete – volendo andare incontro a certe esigenze, lo offriamo a chi accompagna le persone in carrozzina. E facciamo ancora di più: diamo analoghe possibilità alle associazioni di disabili con le quali ci siamo incontrati un paio di volte a Messina».

E in merito alla mancata prenotazione per l’accesso all’area riservata? «La norma parla di un posto per disabili ogni 400 persone. Teoricamente, dovremmo accoglierne non più di cento ogni 40mila persone. Ma anche in questo caso, faremo di più, non mettendo filtri. Purtroppo, sulle leggi, c’è un po’ di confusione e si finisce per essere criticati quando si fa di più». Chiosa Lello Manfredi, responsabile di Sud dimensione servizi, partner messinese di Musica da bere nell’organizzazione dei due eventi: «Abbiamo chiesto alle varie associazioni locali di occuparsi direttamente della gestione dell’accesso dei disabili ai concerti ma, a oggi, non abbiamo ricevuto risposta alcuna».

Vasco Rossi e Jovanotti terranno solo otto concerti in Italia, nel 2015. Messina sarà l’unica città del sud che ospiterà ambedue gli eventi. Le altre quattro sono Milano, Padova, Firenze e Bologna. L’importante è non iniziare in modo sbagliato.

Fabio Bonasera

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