La legge è bloccata in Senato dopo l'approvazione ottenuta all'unanimità tra i banchi dell'Ars nel dicembre del 2019. Da 19 giorni i 132 sindaci siciliani coinvolti si alternano al presidio, su un camper a Irosa, sulla Palermo-Catania
Comunità montane, prosegue la protesta dei sindaci Neglia: «Provvedimento serve per uscire dalla crisi»
Diciannovesimo giorno di presidio a Irosa con un camper, unico riparo dal freddo e dalle avversità metereologiche, per il comitato promotore della legge sull’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia e i 132 sindaci su tutta la regione coinvolti e che al presidio si alternano di giorno in giorno. Oggi insieme agli esponenti del comitato c’è Leonardo Neglia, sindaco di Petralia Sottana. La legge è ferma in Senato, dopo che a dicembre del 2019 è stata approvata all’unanimità all’Ars.
«Questo provvedimento legislativo – dice Neglia – se esitato e concertato con gli altri strumenti di politica economica e di coesione territoriale, può consentire alle comunità montane di affrontare in maniera risolutiva e con efficacia le difficoltà che si presentano e che negli ultimi anni sono enormemente aumentate e che stanno mettendo a dura prova la vita dei cittadini delle aree interne».
«In queste ore abbiamo invitato i senatori della Repubblica a raggiungere il presidio di Irosa. – dicono Vincenzo Lapunzina e Antonio Polito, in rappresentanza del Comitato – Continuiamo a rimanere fiduciosi dell’autorevole attenzione verso le terre alte della Sicilia che da sempre non vengono compensate, rispetto al loro svantaggio legato alla marginalità dalle aree costiere e metropolitane. Li aspettiamo al presidio per rappresentare de visu le preoccupazioni dei resilienti delle zone di montagna dell’Isola».