Comunali Siracusa, al ballottaggio sfida Reale-Italia Centrosinistra unito, M5s possibile ago della bilancia

Centrodestra contro centrosinistra; #semplicementepaolo contro #avantiinsieme; moto contro bici; video in prima persona contro video in cui a metterci la faccia sono anche altri. Per il ballottaggio del prossimo 24 giugno a Siracusa non potevano esserci candidati più diversi fra loro: Ezechia Paolo Reale contro Francesco Italia. Chi prenderà anche un solo voto in più dell’avversario diventerà il nuovo sindaco della città di Archimede, mentre nel più che remoto caso di parità verrà eletto il candidato più anziano. 

A poco più di 12 ore dalla chiusura delle urne al primo turno, era già cominciata la danza delle alleanze con telefonate, incontri, corteggiamenti e messe a disposizione. Le dinamiche sembrano essersi ribaltate rispetto al primo turno: il centrosinistra, che era andato al voto piuttosto diviso, si è ricompattato mentre a destra non ci sono stati ulteriori avvicinamenti. Reale ha puntato tutto su di sé. Compreso l’obiettivo della telecamera usata per girare i video pubblicati sulla sua pagina Facebook in cui ha accompagnato gli elettori a conoscere la propria casa, i familiari, i cani. Casco in testa e Converse ai piedi, è in sella a uno scooter che gira Siracusa con uno dei figli che gli fa da autista. Spazzatura, recupero delle periferie, gestione della pubblica amministrazione spiegata come economia domestica, sono i temi che hanno accompagnato questo strascico della sua campagna elettorale.

La bicicletta è diventata, invece, il simbolo di Francesco Italia che ha pedalato per le strade di tutta la città con la spilletta Francesco Italia sindaco sempre appuntata sulla giacca. Video in diretta sui social in soggettiva durante i quali, senza mai un accenno di fiatone, di giorno e di sera, saluta tutti i cittadini che incontra per strada, esalta le bellezze di Siracusa ed elenca anche le priorità del proprio programma: rapporto diretto fra cittadini e istituzioni, attenzione alle periferie, scuola, legalità. Nella sua pagina, molti sono anche i video di siracusani in giro per il mondo, attori e altri personaggi famosi che sostengono la sua candidatura

Negli ultimi giorni, entrambi i candidati hanno ufficializzato la squadra degli assessori designati al completo e non sono mancate le polemiche. L’attuale vicesindaco uscente scommette su un nuovo patto fondativo. Ai nomi già noti per la giunta – l’avvocato e già assessore di Giancarlo Garozzo, Pierpaolo Coppa; l’avvocata candidata al Senato alle scorse elezioni che è stata anche componente dell’esecutivo provinciale del Partito democratico, Alessandra Furnari; il commercialista Nicola Lo Iacono e l’architetta Giusy Genovesi, membro della commissione speciale per Ortigia – Italia ha aggiunto quelli di alcuni suoi sfidanti al primo turno: Fabio Moschella, il candidato sindaco sostenuto dal Pd; l’avvocato Giovanni Randazzo, che ha corso per la carica di primo cittadino con la lista Lealtà e condivisione per Siracusa e che è stato ora designato vicesindaco; e infine Fabio Granata anima di Diventerà bellissima anche lui in corsa per la poltrona di primo cittadino due domeniche fa. Alleanze senza nessun apparentamento ufficiale.

Le porte a Granata – uomo di centrodestra – sono state aperte da Italia anche per il fatto di essersi presentato al primo turno e poi al ballottaggio in veste di candidato slegato dai simboli di partito. A criticare l’esponente di Diventerà bellissima sono stati però il coordinatore azzurro e presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gianfranco Micciché e anche il presidente della Regione Nello Musumeci. «Apprendiamo che Granata avrebbe deciso di non sostenere il candidato del centrodestra. Si tratta di una decisione non concordata con il vertice regionale e che Diventerà bellissima non può assolutamente condividere. Per questa ragione – afferma Musumeci – invitiamo gli elettori a sostenere Reale». Per Granata, però, era fuori discussione un appoggio allo schieramento del centrodestra per una «questione morale». L’intera campagna elettorale, infatti, è stata attraversata dal tema dei cosiddetti impresentabili ed è stato proprio l’ex vicepresidente della commissione nazionale Antimafia a denunciare per primo la presenza in alcune liste di candidati «non in linea con il codice etico antimafia».

In appoggio di Italia è arrivato anche il deputato regionale del Partito democratico, Giovanni Cafeo, che ha preso le distanze dal vecchio leader della Democrazia cristiana Gino Foti che, con il suo movimento Presenza cittadina, ha annunciato il sostegno a Reale. Anche quest’ultimo ha ufficializzato i nomi di tutti gli assessori designati. Dopo i pezzi forti – l’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo, il presidente del Siracusa calcio, Gaetano Cutrufo, Gianluca Scrofani, già assessore al Bilancio della giunta Garozzo che ha lasciato nei mesi scorsi, e l’esperta di teatro antico Loredana Faraci – tra i nomi aggiunti spicca quello di Sandro Campagna, il commissario tecnico del Settebello. Designata anche la giovane imprenditrice di Forza Italia Federica Barbagallo e Benedetto Brandino, un esperto di relazioni industriali e sindacali che è anche arbitro internazionale di pugilato.

Nessuna dichiarazione ufficiale, infine, da parte del Movimento 5 stelle che potrebbe essere il vero ago della bilancia. Al primo turno, infatti, i pentastellati hanno raggiunto il 13 per cento. La candidata Silvia Russoniello ha lasciato una totale libertà di scelta agli elettori. Quel che è certo è che lunedì i siracusani avranno un nuovo sindaco. Per la composizione del Consiglio comunale, invece, si dovrà ancora attendere alcune settimane a causa dei verbali incompiuti o non corretti consegnati all’ufficio elettorale comunale da alcuni presidenti di seggio. La commissione elettorale centrale, che si è insediata all’indomani del voto nella sala consiliare di palazzo Vermexio, dove sono stati portati i plichi con le documentazioni di tutte le 123 sezioni, non ha ancora concluso il controllo dei voti di lista dei candidati consiglieri. 


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