Noemi (Saragoza), Stefania (Alicante) e Valentina (Malaga) raccontano di essere alle prese coi loro primi esami spagnoli. Anche un Erasmus studia? Ma dai!!!
Como aprobar un exámen
DAL BLOG DI NOEMI
Il primo esame, incredibile ma vero, è andato. Puff. Sparito. Letteralmente dall’oggi al domani. Basta una levataccia come si deve, di quelle alle sei e mezza che fuori è ancora buio – doccia, ripasso fugace, e via, in facoltà. Basta entrare in crisi il giorno prima dell’esame – tre due uno, via coi nervi a fior di pelle e le lacrimucce di rito.
Ah, poi, ovvio, basta ascoltare un po’ di conversazione in sloveno la sera prima a cena. Che a casa mia ci sono gli ospiti di Spela: tali Darja e Gaspar. Non so voi, ma “Gaspar” è un nome che a me fa ridere. Soprattutto dopo la storiella che ci ha raccontato (in privato, claro) Luisa sul suo compagno di scuola rassomigliantissimo a ‘sto tipo sloveno, che si chiamava proprio Gaspare e che in terza media si è … si, insomma… ha espletato una delle sue funzioni corporali (quella piú improbabile – quella che fa più schifo – quella che è difficile anche solo immaginare di espletare in classe… e vabbè) mentre era placidamente seduto al suo posto… ecco, è stata addirittura avanzata l’ipotesi che il suddetto Gaspare palermitano, dopo il fattaccio, sia fuggito a vivere in Slovenia per la vergogna. Molto molto plausibile.
E non farò la voce fuori dal coro, anzi, voglio dare l’ennesima testimonianza (dopo quella delle mie colleghe erasmiste Stefania e Valentina) di quanto è dura anche per noi la vita in questo pazzo pazzo periodo d’esami. Niente di più vero, signore e signori. C’è chi impreca, chi si chiude in clausura, chi impazzisce, chi per ripicca prende a uscire tutti i pomeriggi (tiè – alla faccia di Comentarios de textos literarios), chi mangia pane e marmellata, chi digiuna, chi fa l’alba e chi va a letto alle otto di sera.
È la verita, nient’altro che la verità. Provare per credere.
DAL BLOG DI STEFANIA
[Poveretta! Così scioccata dal primo esame che si è data alla poesia. NdR]
Ho riletto quello che ho scritto ieri dopo tre intense ore di esame.
E’ chiaro ci sono rimasta sotto!
Gli spagnoli non copiano, incredibile ma vero.
Nessun fogliettino, nessuno che si gira a chiederti aiuto quando la profesora esce fuori dall’aula.
….Io l’unica con quel fogliettino che mi sono vergognata a tirare fuori…
Quanta tristezza mi sono fatta!
Ma forse e’ andata bene.
Ho fatto quattro domande e mezzo su cinque, anche se, per dirla tutta, conto sulla mia creativita’ e sulla clemenza di chi corregge.O scurregge!!!!Ca**o..questo tipo accanto a me avra’ appena mollato una scureggia perche’ sto per soffocare
DAL BLOG DI VALENTINA
[Ancora nessun esame, ma, tra una festa e l’altra, ci sta cominciando a pensare. Ndr]
Qui tutti stanno sfasando per gli esami.
Sì Stefania, hai ragione.
Chi ha detto che gli erasmus non fanno niente?
Si studia, ragazzi.
Ma non più di tanto, per carità.
Sto studiando letteratura spagnola e non tanto divertente è.
E non diciamo nulla sulla grammatica: terrore panico e tragedia.
Però ok.
…
Le lezioni stanno per finire.
Il sole è sempre più caldo.
Viavai di gente che va e viene o verrà.
Confusione.
Ma manteniamo la calma.
Modalità: positività.