«Anzi è stata fortunata, perché poche gliene ho date». È quello che si è sentita rispondere la polizia quando, a Comiso, ha arrestato, per lesioni gravi, un 29enne di Vittoria, reo di aver mandato all’ospedale la moglie dopo averla colpita con violenza al volto e in altre parti del corpo. Ferite ed ecchimosi che hanno insospettito i medici del pronto soccorso, che hanno allertato la Squadra Mobile di Ragusa che ha mandato sul posto il personale femminile specializzato in reati contro la persona. Non è stato facile, come spesso in questi casi, riuscire a farsi raccontare dalla vittima cosa fosse realmente accaduto e chi l’avesse ridotta in quello stato, ma dopo diversi tentativi è stato possibile raccogliere elementi utili a capire chi fosse l’autore dell’aggressione.
La donna ha raccontato alla poliziotta di essere stata massacrata di botte dal marito davanti ai due figli minori, pertanto, come prima cosa, si è pensato a come trovare i bambini e metterli in sicurezza. Lavoro non facile dato che la donna non ricordava dove si trovasse la casa, un po’ per lo shock, un po’ perché vivevano lì da pochi giorni. Quando finalmente la polizia ha individuato l’immobile, si è trovata davanti una situazione di estremo disagio dato che non c’erano né luce, né acqua, né gas per il riscaldamento. Sul posto sono stati fatti confluire anche i vigili del fuoco perché non si riusciva a capire come entrare, ed è stato necessario forzare la porta d’ingresso.
In casa c’era il 29enne con i due figlioletti, il più piccolo in lacrime in braccio e l’altro disteso a letto, anche lui in preda al pianto. I bambini sono stati subito tranquillizzati e il padre immobilizzato, lontano dai loro occhi. Condotto presso gli uffici della Squadra Mobile di Ragusa, l’uomo ha riferito di non essere affatto pentito di quello che ha fatto. Considerata la spiccata violenza esercitata anche davanti ai minori, il vittoriese è stato arrestato. La donna è stata ricoverata a Ragusa per gravi lesioni al volto, i bambini sono stati affidati a una parente.
«La Polizia di Stato di Ragusa – afferma il dirigente della Squadra Mobile, Antonino Ciavola – è riuscita ad assicurare alla giustizia un soggetto violento che non ha esitato a picchiare la moglie per futili motivi causandole gravi lesioni, grazie all’immediata segnalazione del personale medico. È necessario che le vittime denuncino questi gravi fatti reato così da permettere un intervento mirato degli enti preposti alla tutela delle persone offese, anche con una sistemazione alloggiativa protetta».
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