Come ti libero un libro

Un libro lo si può leggere, sfogliare, studiare, ma da qualche anno a questa parte, anche “liberare”.

Questo verbo accostato al mondo della lettura si è diffuso già da qualche anno nelle metropoli italiane che hanno ereditato dall’esempio americano il “Bookcrossing”.

Cos’è questo bookcrossing? Se ci volessimo addentrare in una rischiosa traduzione maccheronica arriveremmo a ‘incrocio di libri’ o giù di lì.

In realtà è più semplice di quanto sembri:

Dai un’occhiata a cosa offrono gli scaffali impolverati di casa, scegli un libro e, poi, lo lasci su una panchina o un’aiuola di una piazza della città a tua scelta, ma anche sul tavolino di un bar, nelle aule dell’università ecc. permettendo a chiunque di impossessarsene, leggerlo e poi rimetterlo in giro a sua volta.

 

Questo strano valzer verrà eseguito da molti altri lettori creando così un circolo letterario underground di grande interesse ma, soprattutto, la prima condivisione della cultura fatta direttamente “in strada”. Così classici, romanzi, poesie, gialli passeranno di mano in mano senza fermarsi mai, perché la logica del Bookcrossing è proprio quella di avviare uno scambio continuo di letture senza sosta.  

 

 

“Qui a Catania il Bookcrossing era già stato portato avanti qualche anno fa da iniziative individuali, oggi noi tentiamo di definirlo con l’organizzazione della nostra Associazione Culturale Librincircolo”, così ci dice al telefono Anna Pavone, responsabile della Librincircolo. Anna poi, aggiunge:

“Dopo l’inaugurazione del Bookcrossing catanese del 28 ottobre presso la Libreria Megastorie, i libri in circolo sono già moltissimi”.

A questo punto la domanda lecita sarebbe: “dove vado a cercarli questi libri?”. Semplice, basta andare sul forum del sito http://www.librincircolo.it e verificare quali testi stanno viaggiando per le banchine della città, oltre a segnalare la posizione del libro che si vuole “liberare”.

 

Non ci resta che drizzare le orecchie come segugi ed andare a scovare i “libri vagabondi” sparsi per la città. Chi vi scrive ha letto sul forum la presenza di “Fahrenheit 451” di Bradbury in Piazza Roma. Non sarebbe male riuscire ad acciuffare proprio quello, simbolo della decisiva importanza della letteratura, primo nemico ad essere “bruciato” e avversato al nascere di una bieca dittatura.

Riccardo Marra

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