Credere che tutto andasse bene era roba da ottimisti. Pensavamo forse che i guai della Facoltà di Ragusa si fossero risolti tutti lo scorso dicembre con la conferenza dei servizi?
Venerdì 14 alla riunione studentesca c’erano 120 partecipanti, aula gremita, tutti pronti a discutere, a chiedersi cosa fosse successo e a chiarirsi le idee.
Solita storia: rapporti tempestosi tra Facoltà e Consorzio.
Ma cos’è il Consorzio?
E’ quell’aggregato di istituti pubblici e privati che ha il compito di promuovere la Facoltà. Con la convenzione firmata nel 1999/2000 (e che avrà durata fino al 2013/2014), il Consorzio Ibleo si impegnava a:
Consorzio, perché non rendi a noi quel che prometti allor?. E’ vero che la finanziaria 2006 non è stata di grande aiuto ai decentramenti, ben il 30% in meno dei finanziamenti agli enti pubblici, ma a questo si aggiunge un atteggiamento del Consorzio che è lungi dall’essere corretto.
L’anno scorso, ricordiamolo, la Facoltà era stata privata di due unità di personale causando disagi come ad esempio la chiusura pomeridiana del laboratorio multimediale di Piazza Pola. Le proteste non sono tardate, con la richiesta della rivisitazione della convenzione.
Gli studenti hanno chiesto la costruzione della casa dello studente (il palazzo Castillet è attualmente appaltato ma garantirebbe solo 20 posti), la presenza dello sportello ERSU, una maggiore efficienza dei trasporti. Ritengo necessario esplicitare la risposta data a proposito del servizio autobus: sarebbero stati previsti 4 autobus, 2 per gli studenti e 2 per i turisti in modo da collegare Ragusa Ibla con Ragusa alta. Il progetto è stato approvato, gli autobus ci sono ma se non sono in servizio è perché non c’è nessuno che li guida. Santa pazienza, cari studenti.
Ed ecco che oggi il Consorzio continua con la sua politica: taglio dei fondi per gli alloggi ai docenti. Sarebbe interessante chiedere ai signori del Consorzio come si fa con uno stipendio da precario a pagare sia il trasporto, sia l’alloggio. Una soluzione del tutto provvisoria è stata trovata fino a gennaio, ma la situazione non è confortante.
E’ necessario tuttavia, mettere in chiaro alcune cose, e non dare credito a voci fantasma: la Facoltà di lingue non chiuderà, quella sorte sembra profilarsi per medicina, però disagi di vario genere possono continuare a presentarsi se una soluzione definitiva non verrà trovata quanto prima.
L’Ateneo supplisce i fondi che il Consorzio continua a non dare, e questo, com’è logico va a scapito degli studenti: mensa (ma i ristoranti convenzionati funzionano benissimo, basterebbe distribuirli meglio), casa dello studente, trasporti, sportello ERSU e CUS.
E la specialistica di mediazione.
Questo è un problema gravissimo, perché cari colleghi che non avete una specialistica, vi lamentate senza occupare la piazza? Il corso di mediazione è il più frequentato e finché l’Ateneo dovrà svolgere il ruolo del Consorzio, finché non saranno raggiunti gli standard necessari per aprire un nuovo corso di laurea (un numero x di docenti incardinati e un numero di fondi pari a tot.) mediazione linguistica sarà incompleta, un corso senza sbocco.
Altro punto dell’assemblea studentesca, guidata dal rappresentante del Consiglio di Facoltà, Andrea La Terra, è l’elezione dei rappresentanti dell’Area Didattica che si terrà tra gennaio e febbraio.
Il Consiglio di Area Didattica è un organo molto importante a Ragusa, che discute tanto l’offerta formativa quanto la questione ragusana, che da tempo accende gli animi.
I Rappresentanti sono 5 in carica per 2 anni. Non si capisce come, ma le elezioni di due anni fa non sono state indette. Questo è un dato inquietante, che palesa il disinteresse più totale su questioni centrali e di fondamentale importanza nella vita dello studente, specie considerando il clima infuocato che si respira a Ragusa.
Il numero di partecipanti di questa assemblea potrebbe far sperare a un cambiamento di rotta e a un nuovo interesse verso la vita universitaria.
Non resta che chiedervi se in mezzo a questa tempesta, voi sareste le persone adatte per formare una lista e rendervi utili come Consiglieri di Area Didattica. Voglia di sfida? Avanti, è la volta buona, e soprattutto votate, votate, votate (persone competenti, si spera)!
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