C’è l’acino bistrattato del Cataratto, che soffre a essere considerato un vino poco pregiato; c’è l’acino sborone e un po’ facilone dello Zibibbo, ma innamorato della Sicilia; c’è l’acino lamentoso del Merlot, sempre pronto a chiedersi “ma com’è che un ci siddia”; e poi c’è il vitigno autonomo campano, dedito invece a truffe e truffarelle. Ed è a loro che si rivolge Gesù, insieme al suo discepolo prediletto Pietro, per fare una bella figura alle nozze di Cana dove trasformerà l’acqua in vino. Se non fosse che … È questa la trama della commedia brillante Il trapasso dell’acino in vino, interamente incentrata sulla più celebre bevanda alcolica. Tra ironia e sagacia il testo di Davide Ganci – al suo debutto come autore – mette in scena con un buon ritmo una comicità popolare che non risparmia qualche stilettata all’attualità.
Insieme allo stesso Ganci sul palco (nel ruolo impegnativo del maestro), anche Antonio Pandolfo – cabarettista e attore già a lavoro con Emma Dante (che interpreta i diversi acini) – e Giovanni Libeccio (nel ruolo di Pietro), visto invece sul grande schermo con Ficarra e Picone e nel film per la tv La mossa del cavallo, di Andrea Camilleri. La regia invece è a cura di Marco Pomar, autore di testi e scrittore di racconti brevi, da anni presente nel mondo del teatro e della commedia palermitana. A tenere insieme lo spettacolo, si diceva, è lo stile che unisce battute magari già sentite ma inserite in un nuovo contesto che le rende frizzanti come il Bianco di Nera. Peccato per la prima parte, che risente probabilmente del timore della prima volta di Ganci, ansioso di spiegare tutto. Poi però, all’arrivo del primo acino, le risate sgorgano a litri e anche il ritmo della messa in scena si fa più sostenuto.
Il trapasso dell’acino in vino rientra nel progetto Teatro in Cantina, promosso da Osterie dei Sommelier e realizzato con la volontà di diffondere e promuovere la cultura del vino attraverso la fruizione dell’esperienza teatrale in luoghi particolarmente suggestivi come complessi monumentali, siti storici e cantine. Il debutto è avvenuto lo scorso 14 giugno nella suggestiva cornice della Tonnara dell’Orsa di Cinisi, e dopo lo spettacolo il format teatrale ha previsto una ricca e succulenta cena. Lo spettacolo sarà protagonista questa estate di una tournée teatrale che coinvolgerà le principali cantine siciliane e l’anno prossimo partirà alla volta delle altre regioni italiane.
Il 21 e il 22 giugno si replica al Convento di Baida, sede del ristorante I Monaci. Le successive date siciliane saranno annunciate e breve. Osterie dei Sommelier è un brand depositato dalla Società A.L.I. per gestire i servizi e l’offerta ristorativa di luoghi suggestivi e di rilevante interesse storico come il ristorante I Monaci all’interno del Convento di Baida a Palermo e la Tonnara dell’Orsa a Cinisi. Un modello di successo replicabile in altri contesti grazie all’esperienza e alla professionalità degli chef e dei sommelier che hanno fondato e depositato il marchio.
Ecco le prossime date:
21 e 22 giugno Convento di Baida, sede del ristorante I Monaci
12 luglio cantina Baglio di Pianetto, Santa Cristina Gela
21 Agosto, Tonnara dell’Orsa, Cinisi
A breve verranno annunciate le altre date di luglio e settembre
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