I colpi d’arma da fuoco esplosi durante la processione nella borgata di Sferracavallo, a Palermo, hanno ferito di striscio una donna incinta di 21 anni, che è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Cervello. Da una prima ricostruzione sarebbero una decina i colpi sparati in direzione di una macelleria: ad affrontarsi sarebbero stati due gruppi. Le […]
Colpi d’arma da fuoco durante la processione di Sferracavallo, ferita una donna incinta
I colpi d’arma da fuoco esplosi durante la processione nella borgata di Sferracavallo, a Palermo, hanno ferito di striscio una donna incinta di 21 anni, che è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Cervello. Da una prima ricostruzione sarebbero una decina i colpi sparati in direzione di una macelleria: ad affrontarsi sarebbero stati due gruppi. Le indagini sono condotte dalla polizia.
Rissa per le strade di Sferracavallo
Un incubo che si ripropone e ricorda la tragica strage di Monreale: rissa, qualche coltello, colpi d’arma da fuoco, il panico e il fuggi-fuggi per le viuzze. Migliaia le persone che partecipavano la notte scorsa, trascorse le 1.30, alle fasi finali della festa dei Ss Cosma e Damiano a Sferracavallo. Una manciata di giovani, probabilmente provenienti da altri quartieri, ha rovinato l’appuntamento, molto sentito nella borgata marinara di Palermo.
«La nostra comunità – spiega Simone Aiello, consigliere di circoscrizione e animatore del Comitato il Mare di Sferracavallo – ha vissuto momenti di panico e smarrimento a causa di una rissa scoppiata nei punti in cui erano presenti migliaia di persone. Scene che hanno messo a repentaglio l’incolumità di migliaia di fedeli e cittadini presenti, gettando un’ombra su una ricorrenza che da secoli rappresenta identità, fede e tradizione per la borgata».
Mancanza delle misure di sicurezza adeguate
«Già nei giorni precedenti all’evento – precisa ancora Simone Aiello -, con l’avallo unanime del Consiglio di Circoscrizione, del Parroco don Francesco Di Pasquale e del Comitato festeggiamenti, avevo formalmente inviato una richiesta alle autorità competenti – Prefetto, Questore, Comandante della Polizia Municipale e Sindaco di Palermo – per sollecitare maggiore attenzione e un rafforzamento dei dispositivi di sicurezza, soprattutto nei punti più critici del percorso processionale e delle aree di aggregazione».
«Purtroppo i fatti ci consegnano la conferma delle nostre preoccupazioni: la presenza delle forze dell’ordine è stata insufficiente a garantire la necessaria tutela in una festa che, anno dopo anno, richiama migliaia di fedeli e visitatori da tutta la Sicilia» ha concluso amaramente il consigliere Aiello.
«Non hanno bloccato il traffico e c’erano giovani a bordo di motorini elettrici che arrivavano dovunque», accusano diversi cittadini, mentre altri descrivono il panico dei momenti in piazza, quando il fercolo si stava accingendo a rientrare nella chiesa. «Ci siamo rifugiati a casa di amici – raccontano alcuni ragazzi della borgata – e abbiamo avvisato i nostri genitori di tenersi lontani dalla piazza».