Di lei si erano perse le tracce il 3 ottobre. Il marito aveva contattato Chi l'ha visto per ritrovarla. Ed è alla trasmissione che ha spiegato i motivi del suo allontanamento. Per l'avvocato Antonio Di Lorenzo «era diventata una situazione ingovernabile, lei era sola in paese»
Claudia Stabile via da Campofiorito in cerca della libertà «Io non sono scappata dai miei figli, ma da mio marito»
«Io non sono scappata via dai miei figli, che amo tantissimo, loro lo sanno. Io sono andata via da lui». Claudia Stabile sta bene. Dopo essere sparita per oltre un mese senza lasciare traccia, si è messa in contatto con il suo legale, l’avvocato Antonio Di Lorenzo. Mentre ieri sera ha parlato ai microfoni di Chi l’ha visto, raccontando i motivi del suo allontanamento volontario. La trasmissione era stata subito contattata dal marito, Piero Bono, pochi giorni dopo la scomparsa di Claudia. Una sfilza di appelli per ritrovare la moglie sparita, che aveva portato con sé solo un deodorante e un pacco di assorbenti, nulla di più. La sua auto era stata ritrovata proprio da Bono nel parcheggio dell’aeroporto Punta Raisi di Palermo, con le chiavi nascoste sotto al tappetino. La svolta arriva quando Claudia vede in trasmissione un disegno fatto per lei da uno dei tre figli. La cosa la colpisce, la commuove e la convince a dare finalmente sue notizie. Fino all’intervista di ieri sera.
In cui, senza troppi giri, collegata dalla Germania, dove lì ha tutti i suoi parenti, ha spiegato che il motivo per cui ha lasciato la sua vita a Campofiorito è soltanto uno: suo marito. Che sarebbe, nei suoi racconti, un uomo capace solo di controllarla. «Non ho portato via con me anche i miei figli per via di quello che è successo già tre anni fa…», spiega. Non è la prima volta, infatti, che Claudia si allontana da casa. Nel 2016, durante un breve soggiorno con tutta la famiglia sempre in Germania, dove lei e il marito si erano recati per partecipare a un battesimo, si è allontanata con la figlia minore, trovando ospitalità in una sorta di casa per le donne del posto, un luogo di assistenza sociale tedesca. Lì è stata accolta e ospitata per un certo periodo, durante il quale comunque Claudia avrebbe mantenuto i contatti col marito.
In occasione di quell’allontanamento, però, Piero Bono presenta una denuncia alle autorità. Tanto che, rientrata dopo appena due mesi in Sicilia, Claudia viene sottoposta a misura cautelare da parte del gip, che decide per l’obbligo di dimora e il divieto di espatrio. Misura subito ridotta in seguito all’interrogatorio di garanzia e poi completamente revocata. Da quella denuncia del marito scatta, nei suoi confronti, la contestazione di due diversi reati. Il primo è quello di abbandono del tetto coniugale (e la denuncia non è stata mai rimessa). E il secondo è quello di sottrazione di minore all’estero, per cui è in corso un processo al tribunale di Termini Imerese. «Se mi fossi portata via anche i miei figli, questo avrebbe sicuramente causato molti più danni – spiega oggi Claudia, intervistata dalla trasmissione di Rai3 -. Quando sono arrivata all’aeroporto mi sono sentita libera. Mi sono detta “vado là dove mi sento sicura da lui e da là combatterò per i miei figli“». E così ha fatto. Si è svegliata quella mattina, ha chiamato il marito dicendogli che sarebbe andata a comprare gli ingredienti per una torta, preparandosi una sorta di alibi per quando lui, uscito da lavoro, passando davanti casa non avrebbe visto l’auto della moglie parcheggiata davanti al portone.
«Lui mi accompagnava da tutte le parti, io non mi potevo esporre, non potevo dire “io voglio il divorzio”, e poi ritornare con lui a casa. Sarebbe successo un finimondo. E poi dove sarei potuta andare? In quale casa, da chi, per strada? Soldi non ne avevo, possibilità di lavorare neppure». Mentre in Germania Claudia ha la sua famiglia che può supportarla e aiutarla a rimettersi in carreggiata. Tanto che la donna ha manifestato la volontà di trovare subito un impiego e poter provvedere ai suoi figli. Che spera, un giorno, potranno raggiungerla lì per cominciare insieme una nuova vita. Il marito Piero Bono, dal canto suo, non ha preso bene le dichiarazioni della moglie in diretta tv, intervenendo a sua volta nella trasmissione condotta da Federica Sciarelli con una telefonata: «Lei era libera di fare quello che voleva», ha replicato con forza, fino ad arrivare però alle invettive contro la donna per cui, fino a poche settimane prima, lanciava appelli e preghiere. Ma con questa scelta, Claudia Stabile adesso rischia nuovamente qualcosa? «Molto dipende da come deciderà di muoversi il marito – spiega l’avvocato Antonio Di Lorenzo -. L’unico reato che oggi può essere contestato sostanzialmente è il 570 del codice penale, che è ancora pendente», vale a dire l’abbandono del tetto coniugale, che implica il «sottrarsi agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale, alla tutela legale o alla qualità di coniuge».
«Se una donna decide di riprendersi la libertà, specie in questo modo, vuol dire che c’è qualcuno che sicuramente gliel’ha negata – osserva il legale -. Era diventata una situazione ingovernabile evidentemente e lei lì a Campofiorito era sola, non aveva nessuno. La sua è stata una fuga verso la libertà. E lo ha fatto anche per i figli, perché spera che superato questo periodo di difficoltà da parte di tutti loro possano raggiungerla in Germania. Lei ritiene che in quel posto, a Campofiorito, i suoi figli non abbiano futuro». Dal punto di vista giudiziario, invece, si dovrà attendere la decisione del marito di Claudia su cosa fare. «Intanto, dovremo sicuramente iniziare a lavorare al fascicolo di separazione fra i due – spiega ancora l’avvocato Di Lorenzo -. Poi se lui dovesse fare un’ulteriore denuncia-querela nei suoi confronti ce la discuteremo in tribunale. Penso in ogni caso che l’attendibilità della signora sia sufficiente a scartare ogni dubbio. Importante sarà anche tutelare in ogni modo i loro tre figli, è una delle priorità».