Dal 5 novembre c'è un nuovo punto di ritrovo che attraverso computer, console e giochi da tavolo si rivolge a un pubblico trasversale di videogiocatori. Un'attività avviata dopo una lunga ricerca di un grande locale adatto, ed «esclusivamente con sforzi e fondi privati». Guarda le foto
Clan, il centro per i videogame di Picanello «Nato con sforzi, tra difficoltà burocratiche»
Il Clan gaming center è un luogo di incontro per giocatori di videogame a Catania che si basa sul concetto della Lan, acronimo che sta per local area network, ovvero una rete informatica di collegamento tra computer connessi all’interno di un ambiente circoscritto: un ufficio, una scuola o un gaming center, appunto. L’idea, spiega il titolare Lorenzo Tranchina, giovane sviluppatore web e videogiocatore incallito, è stata quella di creare «un locale di aggregazione e intrattenimento in cui i soci possano giocare grazie ad apparecchiature specificamente dedicate al mondo dei videogiochi e ad aree attrezzate per i giochi da tavolo». E lo scorso 5 novembre in via Nuovalucello 124, a due passi dal campo scuola di Picanello, l’idea si è trasformata in realtà.
Avviare il progetto, reperire i fondi, trovare un locale e dare vita al centro è stato però tutt’altro che un gioco: «Le lungaggini burocratiche, una buona dose di ignoranza di certi nostri interlocutori e una politica di aiuti per nulla efficiente ci hanno costretti, non senza difficoltà, a far partire il tutto solamente con le nostre forze e l’aiuto, anche economico, di alcuni amici e parenti. Senza di loro – prosegue Lorenzo Tranchina -, non sarebbe stato possibile realizzare il progetto. Per non parlare di quanto sia stato difficile trovare un locale adatto in una città che preferisce tenere sfitti i propri capannoni a prezzi esorbitanti e in condizioni disastrose anziché favorire l’economia locale».
L’augurio di Lorenzo è che il centro possa diventare un punto di riferimento per i videogiocatori di Catania: riuscire a essere «una sorta di trait d’union per tutti quei videogiocatori che vogliono avere un concreto punto di ritrovo dove confrontarsi, fare amicizia e passare del tempo in compagnia, provando a compattare una community che è forte ma frammentata all’interno del nostro territorio. Vogliamo cercare di far entrare a pieno titolo anche Catania all’interno del panorama degli e-sports e non solo».
Un piccolo passo, dunque, verso una città geek friendly, in un periodo storico che sorride a gamer, cosplayer ed esperti di informatica? Secondo Lorenzo i tempi non sono ancora maturi: «Non mi sentirei di definire Catania una città a portata di nerd. Il fatto che la nostra città ospiti l’Etna Comics – una delle più grandi fiere del fumetto in Italia – e altre iniziative è sintomo di come qualcosa all’interno del territorio si stia muovendo in questa direzione. Ma sicuramente – prosegue Lorenzo – non è abbastanza. La carenza di infrastrutture e un silenzio da parte delle istituzioni sono una prova tangibile di come, senza l’iniziativa dei privati, la nostra città non sia in grado di stare al passo con le esigenze di una cospica fetta della sua cittadinanza», conclude il creatore di Clan gaming center.