La squadra giallorossa guarda tutti dall’alto nel girone B di Eccellenza. «Abbiamo costruito una rosa per la parte sinistra della classifica ma non ci aspettavamo questi risultati», dice il presidente. Che parla dell'importanza di puntare sui giovani: «La Lega nazionale dilettanti dovrebbe obbligare le società a utilizzarli di più»
Città di Messina, la matricola che si ritrova capolista «Non soffriamo di vertigini, ce la giochiamo con tutti»
«Il nostro obiettivo è continuare il percorso intrapreso finora. Siamo in testa e non soffriamo di vertigini. A noi piace guardare tutti dall’alto verso il basso». Il presidente del Città di Messina, Maurizio Lo Re, commenta così a MeridioNews la vetta occupata dalla sua squadra a metà stagione nel girone B di Eccellenza. Squadra neopromossa dalla Promozione, nessuno indicava la compagine giallorossa come una di quelle formazioni che potesse lottare per le zone altisime della classifica: «Non ci aspettavamo questi risultati. Quest’anno siamo partiti confermando la base storica della squadra che l’anno scorso vinse i play off. Ovviamente abbiamo aggiunto dei tasselli per stare comunque nella parte sinistra della classifica. Niente però succede per caso, questo è tutto frutto di una programmazione».
Il club del presidente Lo Re è giovane e ambizioso: «La nostra società – prosegue il numero uno del sodalizio peloritano – è orgogliosa di come stiano andando le cose, perché abbiamo rilevato un club che era reduce da due retrocessioni. Abbiamo puntato su uno zoccolo duro di ragazzi, inserendo degli atleti navigati e importanti per la categoria». La novità stagionale è rappresentata dal tecnico: a guidare i giallorossi, infatti, è Giuseppe Furnari, ex Camaro: «Il nostro matrimonio probabilmente doveva già avvenire nella stagione passata. Quando è stato svincolato dal Camaro lo abbiamo contattato subito e gran parte dei meriti per come stanno andando le cose sono sicuramente suoi. È riuscito a creare un gruppo coeso, i ragazzi danno il massimo a ogni allenamento e poi passano insieme anche il tempo libero».
Il Città di Messina può vantare la miglior difesa, con sei soli gol incassati in questa prima parte di stagione: «I gol presi sono frutto di due autoreti, due gol su punizione con deviazione della barriera – sottolinea Lo Re -. Praticamente non abbiamo quasi mai preso gol su azione. Il mister era abituato alla difesa a quattro e quest’anno è passato alla difesa a tre». Al contrario, però, la squadra non segna tantissimo, sebbene sia andata in rete in 14 uscite su 15: «Creiamo tante occasioni da gol, facciamo una grande mole di lavoro però non riusciamo a finalizzare. Per vincere una partita, però, basta fare un gol e non prenderne». Il punto di forza, secondo il presidente, è comunque il gruppo che si è via via creato: «Abbiamo un gruppo compatto e coeso. Non abbiamo dei grandissimi top player, ma giocatori che hanno fame. Dalla ripresa del campionato, noi ce la giocheremo con tutti fino alla fine. Non siamo partiti per vincere, ma siamo lassù e proveremo a restarci».
Il presidente Lo Re fa poi anche una panoramica del settore giovanile, uno dei fiori all’occhiello del club: «Quando si parla di programmazione non si parla soltanto di prima squadra – ricorda -. Siamo molto attenti al settore giovanile e con gli Allievi Regionali siamo in testa nel nostro girone». Il numero uno del club messinese, coglie anche l’occasione per fare un appello alla Lega Nazionale Dilettanti: «Sarei contento se un domani si obbligassero le squadre a far giocare più under e meno over, per poter consentire ai ragazzi di proseguire nel loro percorso di crescita. Gli under obbligatori finora sono due, un ’98 e un ’99. Fin quando nessuno imporrà di farli giocare – conclude Lo Re – gli allenatori prediligeranno i giocatori più esperti».