Oggi i sit-in davanti le le prefetture di Trapani e Palermo e Trapani, in vista della manifestazione nazionale che si terrà mercoledì nl capoluogo campano. Si chiede il rinnovo dei contratti fermi da sei anni
Cisl, presidio dei dipendenti pubblici. A Napoli la protesta nazionale
Uno sciopero per chiedere il rinnovo dei contratti, fermi da sei anni e «per sollecitare al Governo nazionale un confronto su proposte che abbiano il segno di una vera azione di riforma e di innovazione e non di taglio alle risorse, di penalizzazione normativa e salariale, di riduzione dei servizi».
Sono le motivazioni della protesta dei lavoratori dei servizi pubblici indetto dalla Cisl che oggi ha organizzato dei sit-in davanti alle prefetture di Trapani e Palermo e Trapani, in vista della manifestazione nazionale che si terrà mercoledì a Napoli.
«Questo sciopero ha un’importanza fondamentale per le nostre famiglie – spiega Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani – , il mancato rinnovo contrattuale fermo da sei anni, per questi lavoratori infatti, comporta la perdita annua dai 2 ai 4 mila euro di reddito. In territori come Palermo eTrapani massacrati dalla crisi , è un danno difficile da sopportare in una condizione sociale che vede purtroppo altissimi tassi di disoccupazione e i nostri giovani disoccupati spesso sostenuti dai genitori. E’ una vertenza dunque che parla di questioni sociali e concrete.
A livello locale – conclude De Luca – vogliamo certezze per i precari, come Cisl abbiamo da tempo proposto responsabilmente un ridisegno della pubblica amministrazione che migliori i servizi e riqualifichi la spesa”. Una delegazione di sindacalisti ha consegnato ai prefetti le rivendicazioni rivolte al governo nazionale, fra le quali la richiesta di un tavolo».